10 Marzo 2012, 14:23
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”Alla luce delle dichiarazioni del pentito Maurizio Di Gati” al processo per reato elettorale al presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, che si celebra a Catania davanti al giudice monocratico, ”ho potuto soltanto ridere”. Lo afferma l’esponente del Pd Giuseppe Arnone in una lettera aperta inviata al procuratore capo Giovanni Salvi per ”dimostrare la totale inconsistenza, e spesso la ridicolaggine, delle dichiarazioni di Di Gati sull’appoggio di Cosa Nostra al Movimento per l’autonomia”.
Alcune, secondo Arone, sono ”affermazioni piu’ incredibili, oggettivamente talmente sballate e prive di criterio da suscitare il sorriso”. ”Prima di tutto – scrive l’esponente del Pd – Di Gati colloca la nascita del Mpa attorno al 2003, quando Ciccio La Rocca, importante capomafia del calatino, lo invita a votare per il Mpa, per ottenere appalti. Peccato che il MpA nasca soltanto due anni dopo, cioe’ nella primavera del 2005. Secondo, Di Gati racconta del suo impegno, da capomafia, a sostegno delle liste del Mpa, su richiesta del giovane Calogero Lo Giudice, che secondo Di Gati e’ transitato dall’Udc al Mpa, a seguito della sua assoluzione nell’inchiesta Alta Mafia. Peccato che – sostiene Arnone – il Mpa nasce nella primavera del 2005 e ne’ Di Gati ne’ Cosa Nostra, in quell’anno, possono votarlo in provincia di Agrigento, per la banale ragione che nei tre Comuni dove ci sono elezioni amministrative (Palma di Montechiaro, Realmonte e Cammarata) il Mpa non e’ presente, ne’ con liste, ne’ con candidati. Infine – conclude Arnone – il giovane Calogero Lo Giudice, coinvolto assieme al padre nell’inchiesta Alta Mafia, non sara’ assolto, bensi’ condannato dal Tribunale di Agrigento. E cio’ due anni dopo l’arresto di Di Gati, ossia nel 2008”.
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10 Marzo 2012, 14:23