11 Settembre 2020, 19:22
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PALERMO – ‘Le sorelle Macaluso’ di Emma Dante alla Biennale di Venezia. La piccola palermitana Viola Pusateri candidata al premio Mastroianni come migliore interprete emergente. “Al centro della visione c’è lo sguardo della casa che racconta la mutazione dei corpi e degli oggetti nel tempo. Gli oggetti, come i corpi delle sorelle, nell’arco di settant’anni, saranno osservati nel loro mutare dagli occhi dell’abitazione stessa”. ‘Le sorelle Macaluso’ nelle parole della regista Emma Dante. C’è questo ma anche molto di più nel nuovo film, dal 10 settembre al cinema, con cui la regista palermitana concorre al Leone d’Oro alla 77esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Nel cast Donatella Finocchiaro.
‘Le sorelle Macaluso’, un film sul tempo, sulla memoria, sulle cose che durano. Sulle persone che restano anche dopo la morte. Un’opera impreziosita dal brano ‘Meravigliosa creatura’ di Gianna Nannini. Emma Dante in concorso con la sua seconda opera cinematografica tratta dall’omonima pièce teatrale. Tre generazioni di donne – Maria, Pinuccia, Lia, Katia, Antonella – cinque corpi che cambiano negli anni e cinque menti che insieme formano un’unica famiglia.
Cinque sorelle nate e cresciute in un appartamento all’ultimo piano di una palazzina nella periferia di Palermo che vivono del ‘noleggio’ per cerimonie nuziali dei piccioni che allevano sopra casa. Antonella (interpretata dalla giovanissima Viola Pusateri) è la più piccina e intorno a lei ruota il mondo delle sorelle maggiori. Un giorno dìestate la portano ‘a Charleston’, si bagnano nel mare poi l’incoscienza dei giovani….
Nemmeno un filo di trucco per invecchiare le cinque attrici, le donne protagoniste sono in realtà dodici, perché cambiano a seconda dell’età in cui vengono raccontate. La storia delle cinque sorelle raccontata dall’infanzia all’età adulta fino alla vecchiaia. Solo una di loro, Antonella, resterà sempre la stessa. Le sorelle Macaluso sono interpretate nelle tre fasi della loro vita da: Alissa Maria Orlando, Laura Giordani, Rosalba Bologna, Susanna Piraino, Serena Barone, Maria Rosaria Alati, Anita Pomario, Donatella Finocchiaro, Ileana Rigano, Eleonora de Luca, Simona Malato e la già citata Viola Pusateri.
Domani al Lido di Venezia la cerimonia di chiusura della 77esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica dove si saprà chi vincerà il Leone d’oro. E in queste ore è tanta la suspense per la piccola palermitana Viola Pusateri che potrebbe ambire al premio Mastroianni, come migliore interprete emergente. La piccola di otto anni è alla sua seconda esperienza. Qualche anno fa ha rivestito un ruolo minore nella commedia ‘Momenti di trascurabile felicità’ di Daniele Luchetti. Dante l’ha scelta per il suo film tra 100 bambine. “Cercavano una bambina con i capelli scuri e di 9 anni – racconta il papà -, Viola è bionda con gli occhi chiari e aveva 7 anni. Le hanno scurito i capelli e così eccola lì ad interpretare Antonella”.
Conferenze stampa, shooting fotografico e Red carpet ma la giovane attrice ha dovuto faticare tanto. La bambina nel ruolo della piccionaia ha recitato nella colombaia con 600 colombi, ma prima ha dovuto imparare per settimane a prenderli e metterli in gabbia senza spezzare le ali. “Tutto è iniziato quando abbiamo letto un articolo su dei casting a Palermo – dice emozionato papà Massimo – così abbiamo voluto provare. Per ora è tutto un gioco come è giusto che sia ma Viola ha manifestato la voglia di studiare recitazione”.
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11 Settembre 2020, 19:22