Cronaca

Le ex Province andranno al voto nella seconda metà di marzo

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15 Dicembre 2020, 19:55

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PALERMO – Con 27 voti a favore e 7 contrari l’Ars ha approvato la legge “Disposizioni urgenti per il rinnovo degli organi elettivi dei comuni e degli enti di area vasta”. Le elezioni di secondo livello per i Liberi Consorzi di Comuni e Città metropolitane si terranno tra il 15 ed il 31 marzo 2021. Le elezioni amministrative previste lo scorso autunno e slittate a causa del Covid, si terranno tra il 1 ed il 31 marzo 2021.

A Vittoria e San Biagio Platani, amministrazioni sciolte per infiltrazioni della criminalità organizzata, le elezioni erano state “annullate” e dunque le procedure per la presentazione di liste e candidati dovranno ripartire da zero. Diverso il caso del Comune di Tremestieri Etneo, dove il voto era stato “sospeso” dalla Regione in seguito ad un’indagine della Procura di Catania: lì sono ancora valide le liste già presentate lo scorso autunno.

Nel corso della seduta di oggi l’Ars ha anche approvato il ddl per la valorizzazione del tartufo in Sicilia. “Oggi il parlamento siciliano ha colmato un vuoto normativo votando una legge che consentirà di regolamentare il settore della raccolta del tartufo nell’isola, contribuendo alla protezione dell’ambiente, ponendo freno alla raccolta indiscriminata e gettando le basi per uno sfruttamento economico controllato della coltivazione”. Lo dicono i parlamentari regionali del Partito democratico Michele Catanzaro e Nello Di Pasquale, primi firmatari della proposta di legge.

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“La Sicilia è terra di tartufi ma in pochi lo sanno – aggiungono -. Il sottosuolo siciliano è ricco di ‘pepite’ di tartufo e già da anni sono stati avviati studi per l’individuazione di zone della Sicilia microbiologicamente adatte alla coltivazione – continuano – ma l’assenza di una regolamentazione aveva consentito a predatori che venivano da altre regioni di raccogliere in maniera indiscriminata, senza alcun limite, senza controlli e senza rispetto per il territorio. La legge appena approvata – spiegano Catanzaro e Dipaquale – prevede regole simili a quelle per la raccolta dei funghi spontanei, a partire dal tesserino per i raccoglitori, il limite per la raccolta, tempi e modalità di raccolta, oltre ai criteri per la lavorazione e la conservazione ed ai divieti di raccolta di notte, nelle zone protette per la fauna selvatica, nei giorni in cui è consentita la caccia”.

“La Sicilia ha le carte in regola per aspirare a diventare regione di produzioni di eccellenza anche nel settore della tartuficoltura – concludono – sviluppando un settore in grado di creare sviluppo nell’economia agricola di tanti piccoli centri montani”, concludono. La prossima seduta si terrà domani alle 16.

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15 Dicembre 2020, 19:55

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