Le imprese incalzano il governo| “Ecco chi è pronto a ripartire”

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29 Aprile 2020, 09:58

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PALERMO – “Il decreto del presidente del Consiglio di ministri del 26 aprile continua a rinviare l’apertura di attività che potrebbero tornare al lavoro in completa sicurezza per imprenditori, dipendenti e clienti”. Inizia così la lettera che tutte e quattro la associazioni di artigiani hanno inviato all’assessore regionale alle Attività produttive Mimmo Turano.

Non c’è più tempo da perdere. Secondo Cna, Confartigianato, Casartigiani e Confederazione delle libere associazioni artigiane, “le imprese sarebbero in grado fin da subito, di rispettare tutte le norme e procedure igienico-sanitarie, in linea con le disposizioni previste dall’ultimo protocollo di sicurezza sottoscritto a livello nazionale il 24 aprile scorso”. 

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Di seguito l’elenco delle attività pronte a ripartire in tutta sicurezza già dal prossimo 4 maggio:Attività di acconciatura ed estetica, attività di toelettatura (codice ateco 96.09.04), attività riferita ai restauratori.(codice ateco 90.03.02, al momento i restauratori vengono erroneamente equiparati, nell’allegato 3 del DPCN in base al codice ateco, ad attività creative, artistiche e di intrattenimento, per le quali è prevista la ripartenza nel mese di giugno, e quindi riteniamo che il settore venga equiparato a quello dell’edilizia), Attività legate alla ristorazione (nel dettaglio: ristoranti, catering, pizzerie, gelaterie, pasticcerie, rosticcerie e bar), attività legate alla filiera dell’edilizia (i cantieri edili, pubblici e privati, potranno tornare al lavoro da lunedì 4 maggio, bisognerebbe consentire la ripartenza dell’intera filiera produttiva legata all’attività edile come ad esempio codice ateco 74.52.20″.

A firmale la lettere sono i presidenti Nello Battiato, Giuseppe Pezzati, Maurizio Pucceri e Orazio Platania. Una scelta, quella di sottoscrivere una lettera comune, per mostrare compattezza in un momento decisivo per la sopravvivenza di migliaia di attività e imprese che rappresentano la spina dorsale dell’economia siciliana. Le richieste degli artigiani confluiranno nella missiva che il governatore siciliano Nello Musumeci girerà al premier Giuseppe Conte. Lo steso assessore Turano ieri si era detto molto preoccupato per “le categorie produttive siciliane che non saranno in grado di resistere a un prolungamento del lockdown”.  

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29 Aprile 2020, 09:58

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