A Villa Sofia solo 2 medici | per trecento pazienti

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15 Settembre 2009, 10:40

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Pronto soccorso, cioè immediato, celere 24 ore su 24. A Villa Sofia non si direbbe. Una giornata tranquilla. Apparentemente. Sala 1 e Sala 2 sono le uniche sale del reparto addette alla ricezione dei pazienti. In ognuna un medico di guardia, un infermiere e un ausiliare. I due ausiliari totali sono quindi i soli a dover trasportare i malati più gravi al reparto d’urgenza. Ne consegue un fatto semplicissimo: se nel momento in cui stanno trasportando un malato grave, arriva disgraziatamente un malato gravissimo in una delle suddette sale, chi lo porterà al reparto d’urgenza?

Al giorno una media di 300 persone arriva al pronto soccorso di Villa Sofia, solo 40 circa sono i “fortunati” che riescono ad essere visitati approfonditamente. E anche tra questi si rende necessaria un’ulteriore selezione: se non si è proprio tra la vita e la morte le ore di attesa variano tra le due e le quattro. “È una scelta difficile”, ci dice un medico del pronto soccorso. E la causa di tutto ciò? Non è una sola purtroppo. A parte la mancanza di personale il problema è che “il cittadino usa il pronto soccorso in maniera impropria”.

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Arrivano indistintamente malati cronici e malati gravi. “Dottore mi fa male il gomito”, “Dottore mi bruciano gli occhi”, “Dottore ho problemi intestinali da una settimana”.  E alla domanda: “Il medico di base cosa le ha detto?”, ci si sente rispondere: “Il medico di base? Non ci sono andato”. I ricoveri sono dettati dai posti letto: sedici nel reparto d’urgenza, quattro in terapia intensiva. Per tutti gli altri rimane qualche barella lungo il corridoio dove passeranno anche la notte fiduciosi che quell’unico medico del reparto possa provvedere a tutti.

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15 Settembre 2009, 10:40

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