Le mamme tartaruga scelgono la playa per deporre

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21 Settembre 2016, 10:30

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CATANIA – È appena cominciato l’autunno, anche se le temperature non lo denunciano affatto, ed è ora di bilanci estivi. Tra i tanti va anche fatto il bilancio delle nascite; non di cuccioli umani ma dei piccoli delle tante specie animale che hanno deciso di scegliere la nostra isola e in particolar modo il territorio catanese per mettere al mondo, ove addirittura non concepire, i propri piccoli. Se poi pensiamo al fatto che il Ministero della Salute ha decretato per il 22 settembre 2016 la celebrazione del “fertility day” crediamo proprio che tale bilancio cade proprio a fagiolo.

Quella appena trascorsa è stata, infatti, una estate particolarmente prolifica per tutte quelle specie animali il cui ambiente di vita è il mare o è a questo fortemente legato; siano esse migratorie o, comunque, non stanziali che nella bella stagione frequentano la nostra provincia e le nostre coste in particolare. Ha dato il via alla stagione delle nascite una femmina di foca monaca. L’animale che gli antichi naviganti, pensiamo ad alcuni passi dell’Odissea di Omero, ritenevano fosse una sorta di creatura per metà umana, quella superiore, e per metà pesce, quella inferiore, capace di attirare i naviganti con il proprio canto fino a causar loro terribili disgrazie. Proprio una femmina di foca, sul principio dell’estate, ha deciso di dare alla luce il proprio cucciolo in una grotta marina delle isole Egadi.

Ma, venendo a zone più vicine a casa nostra, vanno computate in questo prolifico bilancio le centinaia di nascite di fenicotteri rosa le cui uova si sono schiuse proprio nel bel mezzo dell’estate nei pantani e negli stagni delle “Saline di Priolo”. Qui, nonostante, la presenza di uno dei maggiori impianti petrolchimici d’Europa con tutta la corte di agenti inquinanti che gli fa da contorno, si sono schiuse ben circa 130 uova di fenicottero. Una tale abbondanza di nascite, a detta dei volontari della LIPU non la si ricordava da tempo immemore!

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Altro baby-boom lo si è avuto per quel che concerne le tartarughe marine “Caretta caretta”. In Sicilia sono stati ben 17 i siti di nidificazioni identificati e sorvegliati dai volontari di diverse associazioni ambientaliste che ogni estate censiscono e sorvegliano i nidi di questo simpatico parente dei dinosauri.

Tra i siti di elezione che le mamme tartaruga hanno scelto per deporre le proprie uova vi è stata pure la calda sabbia della catanesissima “Playa” dove, nel corso dell’intero periodo estivo, sono stati censiti ben 3 siti di ovodeposizione dai quali sono venuti alla luce alcune centinaia di vispi tartarughini che attratti dal bagliore del mare vi si sono immersi per la prima volta alla ricerca del proprio destino.

Tutto ciò dovrebbe far riflettere non poco gli amministratori chiamati a deliberare sull’utilizzo del territorio quando preferiscono optare per il “cemento portatore di benessere”, per se stessi e una ristrettissima cerchia di loro amici, nei confronti di un territorio che, se pur violato e violentato da decenni, sa ancora reagire a tali insulti regalandoci momenti di assoluta poesia della vita.

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21 Settembre 2016, 10:30

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