23 Settembre 2019, 19:07
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Dopo una fase sperimentale di test, su un campione di un centinaio di studenti che hanno collaborato all’iniziativa, ERSU Palermo con COT Ristorazione vara l’App Myuniapp , mobile consultabile direttamente dal proprio smartphone (sia Android che Apple), con accesso a internet.
La consultazione dell’applicazione, permette agli studenti universitari utenti di prendere visione dei menu, delle ricette, navigando tra le pietanze previste per la giornata, visualizzando la loro composizione dal punto di vista organolettico, nutrizionale e bromatologico (ndr: scienza dell’alimentazione che studia la natura chimica, il valore nutritivo, la conservazione, le alterazioni delle sostanze alimentari), ma soprattutto essere informati sulle indicazioni degli ingredienti o di eventuali sostanze che possono provocare allergie o intolleranze a tutela della propria salute.
MYUNIAPP è da ora in poi necessaria per accedere alla mensa universitaria, per autenticarsi e per potere utilizzare i servizi in base alla fascia economica di appartenenza o per fruire della gratuità del pasto se vincitori di borsa di studio Ersu.
Tramite l’APP sarà possibile, inoltre, prendere visione dei singoli ingredienti e degli eventuali marchi di tutela (es. prodotto DOP, IGP, BIO, prodotti del territorio, locale…) con il relativo calendario della stagionalità o reperibilità sul mercato.
Successivamente, attraverso l’app, sarà anche possibile prenotare il pasto e la sua composizione sia che venga consumato presso uno dei punti di ristorazione sia che si intenda godere del servizio “take away”.
Dopo il consumo del pasto, l’utente potrà esprimere anche il proprio gradimento sulle pietanze fino a partecipare alle campagne periodiche sulla soddisfazione del Servizio di Ristorazione. Presso la mensa Santi Romano sono attivi: la linea self-service, la pizzeria, la linea salad (insalate composte), l’hamburgheria, il take away.
“Puntare sulla qualità dei servizi agli studenti – ha dichiarato l’assessore regionale all’Istruzione e formazione Roberto Lagalla – significa puntare su innovazione e disintermediazione dei processi, questa è la direzione intrapresa dall’ERSU anche alla luce di quest’ultima novità sui servizi di ristorazione. Con il sostegno del governo regionale – sottolinea l’assessore Roberto Lagalla – continueremo a lavorare per migliorare la qualità del sistema universitario siciliano e rispondere positivamente alle esigenze degli studenti”.
“Puntare sulla qualità, anche sulla base delle sollecitazioni dell’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla, per l’erogazione dei servizi avvalendosi di strumenti e tecnologie in linea con i tempi – dichiara il commissario straordinario Ersu Palermo, Giuseppe Amodei – può diventare la chiave di un buon servizio di ristorazione, con anche la fornitura di informazioni sugli alimenti che deve tendere a un livello elevato di protezione della salute e degli interessi dei studenti, fornendo le basi per effettuare delle scelte consapevoli e per utilizzare gli alimenti in modo sicuro”.
LE MENSE UNIVERSITARIE
Le mense del sistema di ristorazione ERSU Palermo (partito il 30 ottobre 2018), è presente sul territorio della Sicilia occidentale. Le strutture operative a Palermo sono: Santi Romano (dentro la cittadella universitaria), San Saverio (in via G. Di Cristina), la mensa dell’Ospedale Civico (zona Policlinico Universitario), Santissima Nunziata (Piazza Casa Professa–Giurisprudenza). Sono previsti anche nuovi centri di in altri tre punti del centro storico di Palermo sede di residenze universitarie: Casa del Goliardo (vicolo Sant’Uffizio a Tribunali, traversa piazza Marina), Schiavuzzo (via Schiavuzzo, traversa piazza Rivoluzione), Biscottari (via Biscottari–zona Cattedrale/Albergheria).
Ristoranti in convenzione sono presenti in favore dei Consorzi Universitari di Agrigento (città sede anche dell’Accademia Michelangelo), Caltanissetta e Trapani (città sede anche del Conservatorio di Musica Scontrino e dell’Accademia Kandiskij).
GLI UTENTI ERSU
Il costo del pasto – che può essere fruito anche in modo frazionato, sia per motivi dietologici che per disincentivare gli sprechi alimentari – varia in base alla condizione dello studente con gratuità se vincitore di borsa di studio (fino a 2 pasti al giorno se fuori sede, 1 pasto al giorno se pendolare o in sede) mentre paga in base al reddito ISEEU negli altri casi, da un minimo di 1,60 euro (per un pasto intero) a un massimo di 5,80 euro (per un pasto completo) con un reddito ISEEU superiore a 40mila euro.
Costo a carico dello studente per il pasto intero: I Fascia (Iseeu da 0 a 6.404,50) 1,60 euro; II Fascia (Iseeu da 6.404,51 a 12.809,0) 2,1 euro; III Fascia (Iseeu da 12.809,10 a 19.213,51) 2,60 euro; IV Fascia (Iseeu da 19.213,52 a 30.000) 3,70 euro; V Fascia (Iseeu da 30.000,10 a 40.000) 4,70 euro; VI Fascia (Iseeu superiore a 40.000,10) 5,80 euro.
L’ente della Regione Siciliana, Ersu Palermo, sottoposto al controllo e alla vigilanza dell’assessorato regionale all’Istruzione e Formazione professionale, si rivolge a un bacino d’utenza composto da circa 40mila studenti universitari che studiano nella Sicilia occidentale: dell’Università degli Studi di Palermo, dei Consorzi Universitari di Trapani, di Agrigento, di Caltanissetta; dell’Università Pubblica non statale LUMSA di Palermo. Tra gli utenti ERSU anche gli studenti AFAM (Alta formazione artistica e musicale): delle Accademie di Belle Arti di Palermo, “Kandinskij” di Trapani, “Abadir” di San Martino delle Scale, “Michelangelo” di Agrigento; dei Conservatori di Musica “Bellini” di Palermo, “Scontrino” di Trapani, “Toscanini” di Ribera.
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23 Settembre 2019, 19:07