Province

Le migliori pizzerie per il Gambero Rosso, tre palermitane in classifica

di

22 Settembre 2022, 17:33

2 min di lettura

PALERMO – La Sicilia si conferma ai vertici della ristorazione nella specialità della pizza, come certifica la classifica del Gambero Rosso sia per quanto riguarda la qualità del prodotto che per l’innovazione e la creatività. La pizzeria “La Braciera” di Palermo dei fratelli Cottone conquista infatti i “Tre Spicchi” del Gambero Rosso per l’ottavo anno consecutivo e realizza un prestigioso “triplete” che la posiziona tra i marchi più prestigiosi d’Italia: in tre mesi “La Braciera” ha conquistato il 31esimo posto tra le migliori pizzerie d’Italia secondo la guida 50 Top Pizza, il 66esimo posto nella classifica mondiale e il premio “Tre Spicchi”. Il punteggio assegnato a “La Braciera” è di 90/100.

“Qualcuno, scherzando, dice che non facciamo più notizia – commenta Antonio Cottone – ma credo invece che restare così in alto per otto anni di fila sia una grande notizia, per noi e per tutto il comparto siciliano che sta crescendo in qualità e immagine. Non è un caso che nuove pizzerie dell’isola abbiano ottenuto premi e riconoscimenti per il loro lavoro. Più siamo e meglio è per tutti”.

Articoli Correlati

Fra i premiati di questa edizione, nella provincia di Palermo, oltre a La Braciera, ci sono “Archestrato di Gela” che riceve il premio “Tre Spicchi” per la prima volta e la pizzeria Saccharum di Altavilla Milicia per “Ricerca e Innovazione”. A ricevere quest’ultimo riconoscimento Gioacchino Gargano, uno chef in cui la passione per l’abbinamento degli ingredienti del territorio si sposa con una buona dose di inventiva e coraggio. Una pizza innovativa e ricercata, eppure semplice e genuina che ha conquistato gli ispettori della Guida del Gambero Rosso. “La mia pizza non è né campana, né romana, né diversamente napoletana, è il risultato dei miei studi, corsi, esperimenti e prove ed è semplicemente mia – racconta Gioacchino Gargano, pizzaiolo e patron della Pizzeria Saccharum – Farine macinate a pietra, lunga lievitazione ed elevata idratazione rendono il mio impasto alveolato, leggero e facilmente digeribile, niente segreti, solo tanto studio e ricerca con l’obiettivo di migliorarsi ogni giorno di più.” 

Pubblicato il

22 Settembre 2022, 17:33

Condividi sui social