16 Gennaio 2013, 20:55
1 min di lettura
PALERMO – Le multe, si sa, non piacciono a nessuno, ma dai dati pubblicati da Palazzo delle Aquile emerge che i palermitani non siano propensi neanche a pagarle subito. Basta consultare il Rendiconto di gestione relativo al 2011 per rendersene conto. Nel 2009, per esempio, dei 9,3 milioni di ricavi teorici per i verbali, ne sono stati incassati solo 3,6; nel 2010 piazza Pretoria ha incassato 8,2 milioni dei 12,5 previsti e nel 2011 7,2 sui 9,6 stimati.
Una tendenza confermata anche dagli introiti provenienti dagli illeciti amministrativi. Per i verbali elevati per occupazione di spazi pubblici, dei 600mila euro da incassare nel 2011 ne sono stati incassati solo 100mila; per il commercio al dettaglio, nel 2009 l’amministrazione ha incassato appena 45mila euro sui 530mila previsti e la situazione è anche peggiorata nel 2011, quando l’introito è stato di 66mila sui 720mila teorici. Per le violazioni del regolamento sui taxi, nel 2011 sono stati pagati appena 31mila euro rispetto ai 105mila previsti e nello stesso anno, per le violazioni igienico-sanitarie, 13mila rispetto ai 299mila teorici.
Le multe, se non pagate entro 60 giorni, passano dal minimo previsto al raddoppio fino a trasformarsi in cartella esattoriale con le relative maggiorazioni. Un processo che comporta un allungamento dell’iter burocratico e che spiega le “mancanze” di introiti, che alla fine arrivano ma dopo tempo. “Da quello che ci risulta – dicono dalla Polizia municipale – solo il 50 per cento paga la multa nei primi sessanta giorni”. A conferma del fatto che le multe, ai palermitani, proprio non piacciono.
Pubblicato il
16 Gennaio 2013, 20:55