"Le polemiche sull'assessorato? |La cultura non è solo 'di sinistra'" - Live Sicilia

“Le polemiche sull’assessorato? |La cultura non è solo ‘di sinistra’”

Il deputato della Lega Minardo risponde alle polemiche

PALERMO – “A leggere le polemiche ‘preventive’, dopo la scelta del governatore di Sicilia, Nello Musumeci, di affidare al nostro partito la delega ai Beni culturali e all’identità siciliana, viene da sorridere. È stata la stura ai leoni da tastiera, depositari di ogni verità, castronerie di nomi urlati comprese, per scatenare ogni tipo di arringa pur di riconoscere solo ad una parte la ‘patente culturale’ che si arrogano come esclusivo appannaggio. La verità è che c’è un solo partito in questo Paese che fa dell’identità dei territori, dell’autonomia d’azione e di pensiero, dell’esaltazione dell’appartenenza ai propri luoghi, il suo credo. Ed è la Lega. Al Nord come al Sud”. Lo dice in una nota il deputato nazionale della Lega Nino Minardo. “Perché è lo spirito leghista che dice come lavorare per la propria terra e la propria gente”, prosegue.

“Da chi ha innescato e continua ad armeggiare la canea contro la Lega e la scelta di Musumeci, mi sarebbe piaciuto sentire una pari acrimonia contro il governo Pd-5stelle che scioglie le briglie della burocrazia facendo ricostruire giustamente il ponte Morandi a Genova in un anno e invece continua a trattenerle per la costruzione dei 300 metri del viadotto Himera sulla Palermo-Catania, interrotto da 5 anni, o a parlare ancora di superstrada Ragusa-Catania senza alcun atto concreto, nel silenzio dei rappresentanti siciliani dei partiti che governano l’Italia – continua Minardo -. Sta lì la solo sbandierata ‘Identità’ siciliana, nell’alzare la voce contro queste ingiustizie, invece di andare alla disperata caccia della medaglia della cultura unilaterale e in esclusiva. Polemiche speciose e inutili, corroborate con nomi a casaccio per l’indicazione del neo delegato alla cultura siciliana, destituite di concretezza ed animate solo dalla prevenzione e dall’abitudine di andare ‘contro’. Non è mia abitudine agire offendendo l’avversario e non mi piace vivere di paragoni – ancora il deputato del Carroccio -, ci interessa solo il giudizio dei siciliani per quello che saprà fare la Lega, non prima e, soprattutto, non in modo prevenuto”.

 


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