27 Maggio 2014, 13:17
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PALERMO – Una giornata lunga, lunghissima. Che non ha consentito di dare il via libero definitivo alla manovrina “salva-stipendi” (mancano un paio di articoli e gli emendamenti aggiuntivi), e aperta da una conferenza stampa del presidente della Regione.
Ma l’Ars ha già dato il via libera agli articoli che prevedono i finanziamenti per Forestali (i primi 18 milioni, ma ne serviranno altri venti), dipendenti dell’Esa, dell’Eas e dei Consorzi di bonifica. E soprattutto è intervenuto sulle modalità di erogazione del reddito per gli “ex Pip” di Emergenza Palermo. Una norma, quella approvata alcuni mesi fa in Finanziaria, che aveva fatto molto discutere. E che è stata riscritta dall’Aula: per far parte del bacino, il limite di reddito da considerare non sarà quello dei 20 mila Isee, ma la stessa cifra calcolata come reddito individuale. Nel caso del superamento di questo limite, verrebbe calcolato il reddito ISee. In quel caso, il limite è stato innalzato a 40 mila euro. Alcuni deputati, poi, hanno accennato alla possibilità di presentare un emendamento che preveda il reinserimento nel bacino di alcuni Pip esclusi dal governo perché responsabili di alcuni reati. Su questo punto, però, l’esecutivo ha preso tempo, rimandando tutto a una discussione da portare avanti domani, in commissione Lavoro.
Restano ancora da sciogliere, però, alcuni nodi molto importanti. A cominciare dal cosiddetto “allegato 1”, previsto all’articolo 9 della manovra, che prevede un centinaio di voci di spesa per enti regionali e qualche “residuo” dell’ex Tabella H. E c’è da risolvere la questione dei 1800 lavoratori degli sportelli multifunzionali, molti dei quali hanno protestato oggi di fronte Palazzo dei Normanni. Un emendamento del governo aprirà alla possibilità che il Ciapi di Priolo possa somministrare contratti a tempo determinato. Una soluzione che dovrebbe tranquillizzare i lavoratori e che è stata accolta con soddisfazione anche da alcuni deputati del Pd come Panarello e Maggio, molto critici nei giorni scorsi su questo punto.
E tra gli emendamenti del governo, salteranno fuori anche le “riforme” annunciate oggi in una conferenza stampa dal presidente della Regione Crocetta: “Tetto di 150 mila euro agli stipendi dei burocrati e tagli del 5% sulle forniture di Regione e Asp. Solo in questo modo risparmieremo 100 milioni”, ha detto Crocetta. “Prevediamo anche un taglio di 25 milioni dell’Ars ogni anno. E proponiamo anche l’allineamento degli stipendi dell’Ars a quelli dell’amministrazione. Ce la faremo? Vedremo. Si tratterà comunque di un atto di igiene politica”. Se ne riparlerà domani, dalle 16.
21.02 Approvato anche l’articolo 13, che prevede l’abrogazione di alcune norme. Tra queste, quella che riguarda l’adeguamento delle procedure di valutazione delle performance dei dipendenti pubblici a quanto previsto da un decreto nazionale.
20.53 Approvato anche l’articolo 11: “Norme in materia di assegnazioni finanziarie ai Comuni”. Riguarda in particolare le somme (3,3 milioni) destinate ai Comuni per il trasporto degli studenti e per la gestione degli asili nido.
20.45 Approvata la nuova norma sui Pip: il reddito da considerare come limite per ottenere il diritto al reddito è di 20 mila euro calcolato individualmente o, nel caso in cui il reddito di 20 mila euro individuale venisse superato, il limite viene calcolato sulla cifra di 40 mila euro Isee.
20.41 Malafarina (Megafono): “Spero che altre forme di sostegno al reddito siano concesse ad altre persone che non hanno un lavoro, e che, soprattutto, non hanno commesso reati”.
20.36 Ferrandelli (Pd): “Il presidente Crocetta vuole approfondire la questione in Commissione, per trovare una soluzione. Domani ci sarà una riunione in Commissione Lavoro, perché non ne discutiamo in quella sede?”.
20.30 Crocetta: “Alcuni reati sono incompatibili con la pubblica amministrazione. Credo che la questione debba essere approfondita, magari, in Commissione lavoro”.
20.22 Figuccia (Forza Italia): “E’ stato commesso un errore. Quella gente sta in quel bacino proprio perché aveva commesso reati. Se il governo ammetterà gli errori fatti, gli renderemo merito”.
20.20 Pronto anche un emendamento che prevede il reinserimento di lavoratori esclusi dal governo perché colpevoli di reati.
20.17 Tamajo (Drs): “Quando abbiamo approvato quella norma in Finanziaria abbiamo fatto una sciocchezza. E abbiamo commesso una ingiustizia. Alcuni soggetti, poi sono stati esclusi dal bacino, per reati commessi addirittura trent’anni fa”.
20.14 Maggio (Pd): “La riscrittura che fa riferimento al limite dei 20 mila euro di reddito individuale e ai 40 mila di reddito Isee potrebbe rappresentare la soluzione al problema”.
20.09 Milazzo (Forza Italia): “Questa norma, approvata nel corso della Finanziaria, ha assunto carattere retroattivo. Oggi noi vogliamo condannare queste persone per lo stresso motivo per il quale era stato assunto. Non si possono cacciare fuori dal bacino quei lavoratori solo perché hanno commesso un reato tanti anni fa. Lo stesso reato per il quale hanno avuto diritto all’accesso al programma”.
20.06 Lentini, così come Cracolici e anche Greco (Pds), si dicono già d’accordo con l’emendamento presentato da Giuseppe Lupo, che prevede la cancellazione della parola “Isee” dalla vecchia norma: un emendamento che automaticamente restringerebbe al reddito individuale il calcolo per far parte del bacino di Emergenza Palermo.
20.04 Lentini (Articolo 4): “Durante la Finanziaria è stata votata una norma senza riflettere. Ad esempio, chi si è sposato dopo essere stato inserito nel bacino, che colpa ha?”.
19.54 Cracolici: “Noi abbiamo introdotto una norma che riguarda solo un soggetto sociale, cioè gli ex Pip. E invece non siamo intervenuti sulle norme che ad esempio disciplinano il reddito di inserimento. Col nuovo articolo, stabiliamo una norma che chiarisce la questione e introduca un principio di equità. Noi con la scorsa Finanziaria abbiamo disposto un limite che riguardava il reddito di due anni prima. Adesso dobbiamo attutire gli effetti-bomba di una norma iniqua”.
19.52 L’articolo 12 riguarda gli ex Pip e interviene modificando la legge Finanziaria che aveva posto il limite di 20 mila euro di reddito Isee per far parte del bacino di Emergenza Palermo. Il nuovo articolo, prevede che il reddito da considerare è quello individuale e non familiare.
19.40 Anche l’articolo 11 è destinato ai Comuni. E’ stato per il momento accantonato. Si passa a una norma molto discussa, quella che riguarda i Pip.
19.39 Approvato l’articolo 10 che prevede la possibilità di dilazionare le anticipazioni ai Comuni per il ripianamento dei debiti sui rifiuti.
19.32 Alloro (Pd): “E’ sbagliato criminalizzare i Comuni. Spesso i Comuni hanno dovuto far fronte al Fondo di rotazione non per debiti propri, ma perché i cittadini non avevano pagato le bollette”.
19.26 Crocetta: “In atto ci sono 41 Comuni che non possono ricevere l’ultima trimestalità del 2013, nè quelle di quest’anno. Noi dilatiamo i tempi per la restituzione del debito che questi devono agli Ato rifiuti da tre a dieci anni, con un costo che diventa irrisorio per i Comuni stessi. Non vedo perché gli interessi dovrebbe pagarli la Regione, visto che sono debiti dei Comuni”.
19.12 Si passa all’articolo 10, che prevede la possibilità di erogare anticipazioni finanziarie nei confronti dei Comuni in materia di gestione dei rifiuti.
19.00 Approvato l’articolo 8 sugli Ato Idrico con l’emendamento che prevede il finanziamento anche per l’Ato di Siracusa (400 mila euro). Accantonato per il momento l’articolo 9, che riguarda l’ex “allegato 1”, quello che prevede il finanziamento di circa 100 capitoli destinati a stipendi di enti collegati alla Regione e anche a qualche voce della ex Tabella H.
18.29 Formica: “Quando parlavo di prebende non mi riferivo alla questione dell’acqua”.
18.26 Zito (Movimento cinque stelle): “Altro che prebenda, la situazione di Siracusa è drammatica. Quello che chiedono i sindaci è una piccola cifre per lo start-up, per poi passare all’acqua pubblica”.
18.24 Cirone (Pd): “Nessuna prebenda, quella dell’Ato di Siracusa è una questione sostanziale e delicata”.
18.20 Formica (Lista Musumeci): “Mi meraviglio che, considerata la situazione gravissima di questi tempi, ancora qualcuno tiri il governo per la giacchetta da una parte e dall’altra, per qualche prebenda personale”.
18.19 Crocetta: “Serve subito una legge sull’acqua pubblica”.
18.18 Alongi (Ncd): “Accogliamo l’impegno del governo di reperire le somme anche per l’Ato di Siracusa. Ma sugli Ato idrici bisogna intestarsi una battaglia affinché non succeda quello che è successo con gli Ato rifiuti”.
18.14 Digiacinto (Megafono): “Sottoscrivo anch’io l’emendamento di Vinciullo”. Anche Bandiera (Udc) chiede attenzione per l’Ato idrico di Siracusa.
18.13 Crocetta: “Sarà cura del governo pensare a risolvere la situazione anche per Siracusa, anche intervenendo con una modifica all’emendamento”.
18.09 Milazzo (Forza Italia): “Il problema di Vinciullo è sacrosanto. Ma prima si doveva verificare la copertura, e poi presentare l’emendamento. COsì si rischia di fare una guerra tra poveri e fare scadere la discussione in una specie di guerra tra palermitani e siracusani”.
18.02 Vinciullo: “Non ho nessuna intenzione di ritirare quell’emendamento. Le leggi devono essere generali e non possono riguardare un singolo caso”.
17.58 Figuccia (Forza Italia): “Pur essendo palermitano non me la sento di dire che quella dell’Ato di Palermo sia una situazione ‘unica’”.
17.54 Gianni (Misto): “Concordo completamente con quanto detto dal collega Marziano. Se Vinciullo dovesse ritirare l’emendamento, sono pronto a riproporlo”.
17.50 Marziano (Pd): “Mi dispiace smentire il collega Cracolici, ma la situazione dell’Ato idrico di Siracusa è identica a quella dell’Ato palermitano. I cittadini del Siracusano hanno lo stesso diritto dei palermitani di avere erogata l’acqua”.
17.47 Greco (Pds): “Anche io ho qualche dubbio sull’emendamento di Vinciullo. Se questo emendamento comporta una spesa, non può essere accolto, così come è avvenuto per gli altri”.
17.41 Interviene ancora Cracolici: “Sono contrario a questo emendamento per l’Ato di Siracusa. La storia dell’Ato di Siracusa è diversa da quella dell’Ato di Palermo e assai più delicata”.
17.40 Vinciullo: “L’Ato idrico di Siracusa sia equiparato a quello di Palermo”.
17.38 Approvato l’articolo 6 sull’Esa e anche l’articolo 7 che prevede i finanziamenti per gli stipendi dei dipendenti Eas. L’articolo 8 prevede la istituzione di un Fondo da 1,2 milioni per l’Ato idrico di Palermo.
17.34 Musumeci: “Chiedo al governo se vuole rispettare l’impegno preso formalmente di sciogliere l’Esa e di farlo diventare un dipartimento della Regione”. L’intervento di Musumeci riguarda proprio l’articolo 6, attualmente in discussione, che prevede i finanziamenti per l’Esa. Risponde l’assessore alle Risorse agricole Reale: “Il governo è impegnato a rifunzionalizzare l’Esa. Le forme i modi verranno decise dal parlamento, che è sovrano”.
17.30 Passa anche l’articolo 5, che prevede il finanziamento da 5 milioni per i Consorzi di bonifica.
17.25 Soppresso l’articolo 4. Scompare il “vecchio” mutuo col quale inizialmente si pensava di coprire i 100 milioni per Comuni e Forestali.
17.24 Interviene il presidente Crocetta: “Questa norma consente di iscrivere le somme nei bilanci dei Comuni. Quindi ha effetti pratici immediati”.
17.20 Ancora Cracolici: “L’intervento del presidente Dina conferma i dubbi. Il fatto che la norma sia programmatoria, vuol dire che non ha alcuna efficacia sugli stipendi delle persone. Inviterei tutti a parlare con cognizione di causa: una cosa è chiara l’approvazione di quella norma non pagherà nessuno stipendio. Questi si pagheranno con le somme già trovate giorni fa, e che potevano consentire l’approvazione della norma già settimane fa”.
17.18 Riparte l’esame della “manovrina”. Si parte dall’articolo 3. Approvato.
17.14 Il presidente della commissione bilancio Nino Dina: “Il problema che veniva posto in Aula e in commissione atteneva all’attualità e alla concretezza della disponibilità dei 100 milioni. La norma è stata oggetto di una riscrittura del governo. Che individua tre linee di finanziamento della manovra: 51 milioni deriva dalle voci non impugnate, 80 milioni è il frutto della cessione di spazi finanziari alla Regione Puglia. Altri 100 milioni ha una natura programmatica, legata anche a un’interlocuzione col Ministero dell’Economia che ha precisato che quelle somme possono essere usate anche per settori non riguardanti la Sanità. Il governo si è impegnato a chiudere i tavoli tecnici da cui si libereranno le somme, in una data anteriore al 31 luglio”.
17.12 Cracolici: “Voglio sapere se i motivi del rinvio in commissione sono state superati. Oppure devo pensare, presidente Ardizzone, che lei si sia prestato a un gioco utile a rinviare il testo solo perché c’era campagna elettorale. Io ho posto una questione tecnica”.
17.07 L’Aula ricorda l’ex deputato Azio Marinese, scomparso nei giorni scorsi. Il ricordo è affidato al parlamentare Pietro Alongi. “Per molti di noi ha rappresentato un esempio per la burocrazia regionale. E’ stato un faro, un punto di riferimento”.
17.05 Riprende la seduta.
16.46 L’Aula riprenderà nuovamente alle 17.
16.40 Dopo una breve pausa, è ripresa la seduta d’Aula. Si discute la manovrina “salva-stipendi”.
16.20 Inizia la seduta d’Aula a Sala d’Ercole.
16.15 Termina la conferenza stampa di Crocetta. Adesso l’attenzione si sposta a Sala d’Ercole, dove si discuterà la “manovrina”. Una relazione tecnica dell’assessore all’Economia Agnello avrebbe chiarito i dubbi sulle coperture da 100 milioni per Comuni e Forestali. Ma, come anticipato dal presidente Crocetta, si aggiungeranno alcune riforme “da approvare subito”. Compresa quella che dispone il tetto agli stipendi dei burocrati.
16.10 Crocetta: “Faraone dice che abbiamo perso tempo? Credo sia quantomeno disinformato. Abbiamo fatto moltissime cose, compreso il risanamento del bilancio della Regione. Gli pare poco? Per i miracoli ci stiamo attrezzando”.
16.09 Crocetta: “Non mi sembra che nel Pd i candidati anti-governo abbiano poi sfondato. Avrei voluto vedere se la Stancheris fosse stata di Palermo”.
16.06 Crocetta: “Riforme concordate con la maggioranza? Visto che la richiesta mi è stata lanciata sulla stampa, io rispondo allo stesso modo. Adesso lo proporremo in Aula. E sarà un atto di igiene politica. Cominciamo a rivedere tutti i nostri comportamenti. Certamente convocherò tutti i capigruppo e i segretari. Ma in un anno e mezzo non abbiamo parlato di riforme, bensì di rimpasti”.
16.03 Crocetta: “Io ho lavorato nei giorni scorsi per il mio partito. Anche se dal partito ho avuto qualche piccola contestazione organizzata, come a Caltanissetta”.
16.01 Crocetta: “L’ultimatum di Faraone? Ecco la risposta: le riforme e i tagli di cui ho parlato li porteremo tra pochi minuti in Aula, insieme alla manovra”.
15.58 Crocetta: “C’è qualcuno che da anni gioca al commissariamento della Regione. Qualcuno che fa parte del sistema di potere di questa Regione. Quando dico di no alle gare centralizzate della Regione, che fa gola alle massonerie finanziarie, è chiaro che si innervosisce. In Sicilia, ma anche a Roma. Negli anni passati abbiamo dato soldi a Roma e a Milano e parte della politica siciliana è compiacente”.
15.57 Crocetta: “Io non ho problemi personali. Io voglio salvare la Sicilia dal baratro. Qualcun altro gliela vuole ributtare, per ambizioni personali”.
15.55 Crocetta: “Non mi sembra che le correnti abbiano vinto. I loro candidati, votati con ‘doppie’ e ‘triple’ preferenze non è che abbiano avuto un successo maggiore di quello di Michela. Ho visto anche ministri come la Lorenzin prendere appena 33 mila voti”.
15.52 Crocetta: “Quello di Michela Stancheris sarebbe un insuccesso? Sfido chiunque a ottenere 71 mila voti da parte di una giovane di Bergamo. Senza lo sforzo del governo di aggregare Articolo 4, Drs, Megafono, il Pd sarebbe maggioritario in Sicilia? In qualche dirigente adesso c’è la tentazione: buttiamo via Crocetta, adesso ne possiamo fare a meno, dopo averlo spremuto come un limone. Io mi rendo conto che qualcuno possa avere la tentazione di fare il presidente della Regione. E’ legittimo. Ma abbiamo messo nel governo anche i renziani. Ma adesso non vanno bene nemmeno ai renziani”.
15.50 Crocetta: “Il mio partito? Faccio un nuovo appello all’unità. Spero ancora in una ricomposizione di un partito forte. Se il Pd avesse perso, la colpa sarebbe stata di Crocetta. Abbiamo vinto, e la colpa è di Crocetta. Che devo fare, suicidarmi?”.
15.49 Crocetta: “C’è qualcuno che gioca al commissariamento per poi, magari, candidarsi. Il mancato pagamento degli stipendi sono dovuti prima all’impugnativo del commissario dello Stato, poi al blocco dell’Ars sulla manovrina”.
15.47 Pochi minuti fa, la commissione Bilancio ha esitato la manovrina. Andrà in Aula questo pomeriggio.
15.47 Crocetta: “Oggi la commissione ha approvato la manovrina? Perché non lo ha fatto prima? E io perché devo andare in tutte le piazze della Sicilia a spiegare che il governo non ha nessuna colpa?”.
15.43 Crocetta: “Pensiamo alla riduzione del 10% delle Unità di servizio. E andrà fatto subito. Entro un mese va fatto tutto questo. Qualcuno sta giocando sporco sul giudizio di parifica. Chi non vuole fare le riforme e i tagli sta portando avanti un vero e proprio colpo di Stato”.
15.39 Crocetta: “Ci sono dei privilegi insopportabili. La politica ha già pagato. Adesso è il momento della burocrazia. Che dovrà anche rispondere degli atti che non porteranno a termine. Sarà previsto nella legge sulla semplificazione amministrativa. Portiamo in Aula anche la legge sui testimoni di giustizia”.
15.35 Crocetta: “Presenteremo un altro emendamento sugli stipendi dei burocrati: non potranno superare i 150 mila euro. Che riguarderà manager dell’Asp, dirigenti delle partecipate, riguarderà tutti. Prevediamo anche un taglio di 25 milioni dell’Ars ogni anno. E proponiamo anche l’allineamento degli stipendi dell’Ars a quelli dell’amministrazione. Ce la faremo? Vedremo. Si tratterà comunque di un atto di igiene politica”.
15.32 Crocetta: “Presenteremo alcuni emendamenti alla manovra per consentire il passaggio dei lavori degli sportelli al Ciapi, indietro non si torna. Quindi prevediamo l’applicazione di una legge nazionale che prevede il taglio del 5% sui contratti in essere, sia nella Sanità che alla Regione: questo porterà un risparmio immediato di 100 milioni. E poi, già a giugno avremo un risparmio certo di 180 milioni dalla Sanità”.
15.29 Crocetta: “Cos’è che non avremmo fatto? Abbiamo fatto grandi cose sulla Formazione, compreso il Piano giovani, abbiamo istituito le Zone franche urbane, una legge sulle incompatibilità che non ha precedenti. Certo, dobbiamo darci una tabella di marcia”.
15.26 Crocetta: “C’è un golpe strisciante che vuole scaricare su questo governo il peso del passato. Vogliono una riforma elettorale, col doppio voto di genere? O il voto confermativo per il presidente della Regione? Basta col voto di trascinamento. Così peseremo il vero consenso di ciascuno. Facciamolo subito”.
15.23 Crocetta: “Quando sono arrivato, il commissariamento era praticamente automatico. Dire che non si sono fatte riforme in una Regione che ha coperto tre miliardi di buco di bilancio e ha fatto un miliardo e mezzo di spesa strutturale, è incredibile”.
15.21 Crocetta inizia il suo intervento parlando dello “strano” omicidio del sindaco di Caltanissetta Michele Abbate. Quindi il governatore cita De Cervantes, ma precisa subito: “Non mi dimetto”.
15.19 E’ arrivato nella sala stampa dell’Ars il presidente della Regione Rosario Crocetta.
14.46 Dovrebbe iniziare tra pochi minuti la conferenza stampa di Crocetta: “Porterò nuove carte”, ha promesso, riferendosi alla copertura di 100 milioni prevista in Finanziaria per Comuni e Forestali.
PASSANO I MANAGER
Passano tutte le nomine dei direttori generali di Asp e aziende ospedaliere. Lo ha deciso la commissione affari istituzionali all’Ars. Per bocciare le nomine, sarebbe servito il voto contrario di 10 dei 15 componenti della commissione, ma oggi presenti erano solo in undici: assenti Formica (che ha deciso di lasciare la commissione per ‘tirarsi fuori’ dalla responsabilità di queste nomine), Figuccia, Rinaldi e Siragusa.
Soltanto due deputati hanno espresso un voto contrario a tutte le 16 nomine (manca solo quella del sostituto di Zappia all’Asp di Catania) votate oggi dalla commissione: il capogruppo del Movimento cinque stelle Francesco Cappello e il capogruppo del Ncd Nino D’Asero. Il deputato di Forza Italia Giuseppe Milazzo ha invece espresso un voto contrario a tutte le nomine tranne quelle di Li Donni (Policlinico di Palermo), Candela (Asp di Palermo) e De Nicola (Asp di Trapani).
In commissione, però, pendeva una interrogazione del centrodestra che aveva sollevato dubbi sulle nomine di Candela, De Nicola e Ficarra. Secondo i deputati di opposizione, le valutazioni e il relativo punteggio sono state errate. Su questo punto, il presidente della commissione Cracolici ha spiegato di aver “chiesto chiarimenti al governo. Ma il governo ha risposto con una nota che non spiega nulla”. Per questo motivo, in questi tre casi, Cracolici ha deciso di astenersi dal voto. Con lui, ha scelto la strada dell’astensione anche il deputato del Megafono Antonio Malafarina.
Sulla nomina di Restuccia (Policlinico di Messina), oltre ai tre voti contrari sono arrivate le astensioni di Cracolici, Panepinto, Micciché e Ruggirello.
14.20 Da pochi minuti è iniziata la commissione bilancio che dovrà esitare la “manovrina” salva-stipendi.
14.05 Sulla nomina di Restuccia al Policlinico di Messina, poi, non sono mancati i dubbi. Il presidente Cracolici ha spiegato che lo stesso candidato, nel suo curriculum, aveva espresso, di fatto, la volontà di ricoprire un ruolo di direttore amministrativo, più che quello di direttore generale. Anche per questo, nel caso di Restuccia, oltre a tre voti contrari, è arrivata l’astensione di Cracolici, Panepinto, Micciché e Ruggirello.
14.03 In commissione, però, pendeva una interrogazione del centrodestra che aveva sollevato dubbi sulle nomine di Candela, De Nicola e Ficarra. Secondo i deputati di opposizione, le valutazioni e il relativo punteggio sono state errate. Su questo punto, il presidente della commissione Cracolici ha spiegato di aver “chiesto chiarimenti al governo. Ma il governo ha risposto con una nota che non spiega nulla”. Per questo motivo, in questi tre casi, Cracolici ha deciso di astenersi dal voto. Con lui, ha scelto la strada dell’astensione anche il deputato del Megafono Antonio Malafarina.
14.01 Soltanto due deputati hanno espresso un voto contrario a tutte le 16 nomine (manca solo quella del sostituto di Zappia all’Asp di Catania) votate oggi dalla commissione: il capogruppo del Movimento cinque stelle Francesco Cappello e il capogruppo del Ncd Nino D’Asero. Il deputato di Forza Italia Giuseppe Milazzo ha invece espresso un voto contrario a tutte le nomine tranne quelle di Li Donni (Policlinico di Palermo), Candela (Asp di Palermo) e De Nicola (Asp di Trapani).
13.55 Passano tutte le nomine dei direttori generali di Asp e aziende ospedaliere. Lo ha deciso oggi la commissione affari istituzionali all’Ars. Per bocciare le nomine, sarebbe servito il voto contrario di 10 dei 15 componenti della commissione, ma oggi presenti erano solo in undici: assenti Formica (che ha deciso di lasciare la commissione per ‘tirarsi fuori’ dalla responsabilità di queste nomine), Figuccia, Rinaldi e Siragusa.
13.45 Manager, in commissione ok a tutte le nomine.
13.24 Il presidente Crocetta, appena giunto a Palazzo dei Normanni annuncia una conferenza stampa per le 15, sempre a Sala d’Ercole.
13.20 “Adesso che le elezioni sono passate governo e Ars affrontino subito i problemi concreti della Sicilia. Non siamo disposti ad accettare veti incrociati, ostruzionismi, giochi politici di alcun genere sulla pelle dei lavoratori”: lo dice Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia, che si trova a piazza Parlamento per portare la solidarietà e sostenere la lotta dei lavoratori che stanno protestando e attendendo il varo della manovra economica. “Se continua il blocco di gran parte della spesa pubblica – aggiunge Pagliaro- i danni ai lavoratori, ai comuni e al sistema dei servizi saranno incommensurabili. Come abbiamo già detto con Cisl e Uil se non otterremo subito risposte alle emergenze ma anche di più ampio respiro e prospettiva, non esiteremo ad andare allo sciopero generale”.
Un centinaio di lavoratori della Formazione professionale (sportellisti ed ex dipendenti degli enti), Ex Pip e Asu stanno già protestando davanti Palazzo dei Normanni. E’ il giorno più caldo. Quello della mobilitazione dei lavoratori, che stanno assediando i Palazzi in attesa di una risposta da governo e assemblea. Oggi, è il giorno più caldo. Quello dell’arrivo della “manovrina all’Ars”, che dovrà garantire gli stipendi di migliaia di siciliani.
Il clima, però, anche tra i corridoi dell’assemblea non pare buonissimo. La commissione bilancio è già stata rinviata alle 13. E il governo pare intenzionato a riproporre la norma che ha portato alla “bocciatura” in Aula del ddl e il ritorno “a sorpresa” in commissione. I cento milioni per Comuni e Forestali, secondo l’esecutivo, possono essere coperti con i risparmi della Sanità. Una impostazione già bocciata dalla Commissione, attraverso il voto contrario di deputati “bipartisan”. Si va quindi verso un nuovo braccio di ferro.
Intanto, è in corso anche la seduta di un’altra commissione, quella degli Affari istituzionali. In discussione, le nomine dei manager della Sanità. Che erano state alla base della frattura tra il governatore e buona parte del suo partito. Quella rappresentata, a Sala d’Ercole, anche dal presidente della prima commissione, Antonello Cracolici. Anche lì, i dubbi non mancherebbero sulle valutazioni di almeno un terzo dei direttori generali di Asp e ospedali. La giornata è già caldissima. Ed è appena iniziata.
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27 Maggio 2014, 13:17