Cronaca

Le scritte religiose sui muri: dentro la casa della strage di Altavilla Milicia

di

03 Luglio 2024, 08:18

1 min di lettura

PALERMO – “Il signore è il mio pastore nulla mi manca”, c’è scritto sulla parete di una delle camere da letto nella villetta della strage di Altavilla. È il salmo 23 della Bibbia.

Scrivere sui muri fu uno dei primi passaggi del rito di liberazione dal demonio. Da lì a poco sarebbe esplosa la violenza. I corpi di Antonella Salamone e dei figli Kevin ed Emmanuel sarebbero stati martoriati fino alla morte.

Il salmo 23 della Bibbia su un muro della villetta della strage di Altavilla

“Le iscrizioni le ho fatte io – ha spiegato la figlia diciassettenne -. Massimo e Sabrina lo avevano detto a mio padre e mio padre lo ha detto a me, questo è avvenuto prima che accadesse tutto. Avevano detto che sarebbe stato importante leggerli”.

Giovanni Barreca sarebbe stato travolto da un delirio mistico. Nei tragici giorni dello scorso febbraio Sabrina Fina e Massimo Carandente avrebbero guidato il rito. Sarebbero stati loro i Santoni, ipotesi che dal carcere continuano a negare con forza.

Ad attribuirgli il macabro ruolo sono stati Barreca durante i colloqui in carcere con il suo legale, l’avvocato Giancarlo Barracato, e la figlia interrogata dai pubblici ministeri di Termini Imerese e della procura per i minorenni di Palermo.

Articoli Correlati

“Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome”, recita ancora il salmo.

Niente ‘acque tranquille” in quella casa, ma torture medievali che ricordano i processi dell’Inquisizione.

“Per ogni cosa c’è il suo momento fissato da Dio, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo”, si legge sulla parete della cucina accanto ad un orologio.

La frase, tratta dal libro Ecclesiaste, ha scandito l’orrore. No, non c’era Dio nella villetta di Altavilla Milicia ma solo la furia degli uomini.

Pubblicato il

03 Luglio 2024, 08:18

Condividi sui social