Le talpe in divisa della mafia| "Stai attento..." e il boss scappò - Live Sicilia

Le talpe in divisa della mafia| “Stai attento…” e il boss scappò

È uno dei capitoli più delicati dell'inchiesta sulla mafia di Brancaccio

PALERMO – I pubblici ministeri lo definiscono “sistema di informazioni riservate”. Uno dei capitoli più delicati dell’inchiesta sulla mafia di Brancaccio che ieri ha portato al fermo di nove persone riguarda la rete di talpe in divisa che hanno avvertito il boss Stefano Marino di indagini e blitz.

Finora è stato identificato solo un nome, quello dell’ex poliziotto Vincenzo Di Blasi, ma la rete è molto più ampia. Di Blasi è già finito nei guai giudiziari. Nel 2009 fu lui a mettere in allarme Stefano Marino che sfuggì alla cattura nel blitz “Old Bridge” ed è stato condannato a sei anni. Pena che Di Blasi ha finito di scontare nel 2013. I rapporti con Marino sono però proseguiti.

Nel settembre dell’anno scorso Di Blasi metteva in guardia Marino. Doveva stare attento a due macchine, “una color panna e una bianca, aspè… però stai attento meno… hanno preso queste macchine a noleggio…(inc.)… puoi vedere pure solo a uno nella macchina”. Ad avvertire Di Blasi era stato un uomo di cui si conosce solo il soprannome, “Pesce spada”.

Non era l’unico canale di informazione di Marino. Ne esiste uno che ha funzionato di recente. Il 9 e 10 ottobre dell’anno scorso Marino avvertita Ignazio Ficarotta, pure lui arrestato ieri, che “c’è il fascicolo già firmato, quaranta persone”. In particolare si stava muovendo la “perpignano”. La stazione dei carabinieri di San Lorenzo ha sede in via Perpignano. Quella notte ci fu il blitz antimafia denominato “Tabula rasa”. Marino non si fece trovare in casa. Vi fede ritorno dieci minuti dopo le 4. Ormai, però, era sotto controllo.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI