Cronaca

Le vie di Palermo senza tregua: ogni angolo una discarica FOTO

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08 Giugno 2021, 18:36

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PALERMO – La città di Palermo è una città dalle mille sfaccettature e dai mille e più problemi, che negli anni, purtroppo, sembrano non risolversi. Tra questi, indubbiamente, c’è l’abbandono incontrollato della spazzatura lungo le strade, che spesso non vengono raccolti dalla Rap (Risorse Ambiente Palermo), questo fa sì che nascano delle vere e proprie discariche a cielo aperto dove viene lasciato di tutto come ruote di auto o moto, poltrone, mobili, tv, materassi ecc… questo a tutte le ore del giorno e della notte.

Nei quartieri periferici della città il degrado è tantissimo, così come le discariche, che nascono ad ogni angolo. Spesso, questi rifiuti vengono anche dati alle fiamme, come accaduto qualche giorno fa nel quartiere Brancaccio, dove alcuni cumuli di spazzatura sono stati dalle alle fiamme, tanto da costringere i vigili del fuoco ad intervenire per domare l’incendio.

I notevoli problemi con i quali deve fare i conti la Rap non rendono più semplice la gestione. In primis la mancanza di liquidità, accentuata dalla chiusura della discarica di Bellolampo nel 2020, poi riaperta ma che ha costretto gli operai a portare fuori città l’immondizia. Tutto questo alla partecipata è costato circa 20 milioni, soldi che il sindaco vorrebbe recuperare inserendo nella bolletta elettrica il pagamento della Tari, che spesso sembra venga evasa da molti cittadini.

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Cittadini che, però, potrebbero anche rispettare l’ambiente che li accoglie giornalmente, ma spesso non accade. Basterebbe rispettare gli orari di conferimento (dalle 18 alle 22 dal lunedì al sabato) e contattare la Rap quando si hanno degli ingombranti da gettare o portarli in uno dei cinque centri di raccolta spari per la città.

È innegabile che l’azienda versi in una grave crisi e i continui cambi al vertice non fanno altro che alimentare il caos. Basti pensare che negli ultimi due mesi al vertice si sono alternati tre Amministratori. Tutto è cominciato con le dimissioni di membri del Consiglio di amministrazione e, quindi, la decadenza di Norata sostituito da Miliziano, rimasto in carica poco meno di un mese e costretto alle dimissioni perché alla guida della Quisquina Ambiente srl del Comune di Santo Stefano Quisquina, carica incompatibile con quella assunta alla Rap. Adesso il compito di provare a salvare la Rap è sulle spalle di Girolamo Caruso, nominato amministratore unico lo scorso 20 maggio.

Mentre il sindaco cerca una soluzione all’emorragia le discariche continuano a moltiplicarsi:

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08 Giugno 2021, 18:36

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