Le vittime stavolta denunciano | In carcere l’esattore del pizzo

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09 Settembre 2010, 15:13

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La polizia, in esecuzione di un provvedimento di fermo emesso dal pm della Dda Roberta Buzzolani, ha arrestato Rosario Lo Nardo, 27 anni, per tentativo di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Per conto della cosca di Pagliarelli, avrebbe taglieggiato i titolari di diversi esercizi commerciali nella zona di corso Calatafimi, a Palermo. L’input alle indagini è stato dato dalle vittime che si sono rifiutate di pagare e hanno denunciato danneggiamenti e richieste di pizzo. Tre i tentativi di estorsione di cui Lo Nardo, che pretendeva fino a 1500 euro, è accusato. L’indagato è stato incastrato dalle videocamere piazzate davanti a uno dei negozi taglieggiati.

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“L’arresto è il frutto dell’incessante lavoro di contrasto alla mafia e la migliore risposta ai numerosi atti intimidatori di questa ultime settimane”. Lo dicono le associazioni Addiopizzo e Libero Futuro, commentando l’arresto di Rosario Lo Nardo, 27 anni, per tentativo di estorsione aggravata dal metodo mafioso. L’input alle indagini è stato dato dalle vittime che si sono rifiutate di pagare e hanno denunciato danneggiamenti e richieste di pizzo. “Siamo testimoni di un cambiamento, finalmente la prima denuncia collettiva – dicono le associazioni – I commercianti hanno maturato la scelta di opporsi alle pretese estorsive avvalendosi dell’ausilio delle associazioni antiracket che li hanno condotti alla denuncia e alla collaborazione con gli organi inquirenti, avviando il percorso oggi conclusosi con l’arresto del presunto estorsore”. Per Addiopizzo e Libero Futuro, “le denunce che nascono su una stessa strada, attraverso la collaborazione di diversi commercianti che insieme si oppongono ai loro estorsori, indicano la strategia più efficace per liberarsi dal fenomeno del racket con rischi limitati e in condizioni di maggiore serenità”.

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09 Settembre 2010, 15:13

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