Il Messina non sa più vincere | Surraco-Lepore, il Lecce vola

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05 Dicembre 2015, 17:00

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LECCE- Zero punti e tante recriminazioni. Il Messina esce sconfitto per 2-0 dal “Via del Mare” di Lecce, al termine di una partita combattuta, maschia e ben giocata dai ragazzi di Di Napoli fino al 56’, cioè quando Surraco ha spalancato le porte del successo al Lecce di Braglia, che ha chiuso la pratica all’88’ con Lepore. Nel mezzo le due espulsioni, una per parte, prima Baccolo ha lasciare in dieci gli ospiti al 61’prima che De Feudis al 75’ rimettesse in parità il numero delle forze in campo. In Salento scelte quasi obbligate per Arturo Di Napoli, che conferma in toto l’undici che nell’ultimo turno ha pareggiato 0-0 contro la Juve Stabia. Barilaro e Frabotta ancora in panchina nonostante l’assenza di Palumbo, come terzino destro il tecnico milanese conferma Martinelli con Burzigotti e Parisi centrali e De Vito a sinistra. Davanti la difesa confermato Baccolo con Giorgione e Fornito a completare la linea mediana. In avanti nuova chance dal 1’ minuto per Leonetti che vince il ballottaggio con Padulano e che insieme a Barraco e Cocuzza completa il classico 4-3-3 dei siciliani.

Gara subito molto insensa ma con poche occasioni, le due squadre sono ben messe in campo e confermano l’ottimo atteggiamento delle rispettive fasi difensive. Ma il Messina è arrivato al “Via del Mare” per giocarsela a viso aperto e si vede, perché sono i siciliani a fare la partita e a mettere in difficoltà il Lecce soprattutto sul lato destro, dove Martinelli non sembra patire il ruolo di terzino e Barraco sembra aver recuperare lo smalto e l’intraprendenza persa nelle ultime giornate. Anche il sinistro di Parisi è caldo, e tenta di sorprendere Perucchini su punizione dai 35 metri ma il tentativo del difensore peloritano termina alto. La premiata ditta Martinelli-Barraco sfonda sulla destra al 14’, con l’ex empolese che prova a servire Leonetti in area ma la difesa di Braglia evita il peggio. Al 21’ primo affondo del Lecce con Curiale, che con una splendida rovesciata manda nettamente alto sopra la traversa dopo un corner prolungato. Alla mezz’ora si fa vedere sempre Parisi, che con il sinistro raccoglie la ribattuta pugliese dopo un corner, ma la conclusione sfiora l’incrocio alla destra di Perucchini. Al 39’ l’occasione più nitida della prima frazione e la crea il Lecce, con Moscardelli che a due passi da Berardi prova la spaccata in diagonale che attraversa tutto lo specchio dopo un assist di testa di un compagno su una punizione battuta dalla destra. L’eventuale vantaggio dei padroni di casa sarebbe stata una punizione troppo grande per un Messina sicuramente impreciso nell’ultimo passaggio, ma che ha giocato un primo tempo a viso aperto e mostrando maggior intraprendenza rispetto ad Lecce con il baricentro troppo basso.

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Dagli spogliatoi del “Via del Mare” esce un Messina gagliardo e convinto di poter compiere l’impresa. Sulla destra Martinelli e Barraco confermano gli imbarazzi della corsia sinistra salentina e proprio da quel lato provengono traversoni che la retroguardia di Braglia mette in corner con affanno. Da uno di questi angoli, arriva lo splendido sinistro al volo di Parisi dai 30 metri, che costringe Perucchini agli straordinari al 55’. L’azione prosegue per qualche istante nei pressi dell’area pugliese, con Parisi che sembra subire un fallo che non viene visto dall’arbitro, con il contropiede del Lecce che risulta letale con Curiale che serve a Surraco un vero e proprio rigore in movimento che non lascia scampo a Berardi. Una vera e propria beffa per il Messina, costretto a capitolare nel proprio miglior momento e nel modo più discutibile, visto che l’intervento subito da Parisi che poi ha dato il là al vantaggio salentino è davvero discutibile. Di napoli al 60’ getta nella mischia Padulano al posto del solito generoso Cocuzza, ma si siciliani partono i nervi e il già ammonito Baccolo stende da dietro Surraco a metà campo e lascia la sua squadra in dieci. Il tecnico dei peloritani ridisegna la squadra con Biondo al posto di Barraco, ma ci vuole il miglior Berardi per dire di no a Moscardelli che si è presentato a tu per tu con l’estremo siciliano al 69’ dopo un lungo lancio di Perucchini. Al 75’ però viene ristabilita la parità numerica, quando De Feudis entra con il piede a martello su Biondo e il direttore di gara esce direttamente il cartellino rosso. All’80’ istanti di paura per Lepore, che rimane a terra inerme dopo aver subito una pallonata sulla tempia. All’83’ Curiale dal vertice destro prova uno splendido sinistro a giro, ma Berardi è superlativo nell’evitare il raddoppio pugliese Il Messina però non ne ha più e all’88’ il Lecce chiude i conti proprio con Lepore, che su punizione trafigge Berardi.

Una sconfitta amara per i ragazzi di Arturo Di Napoli, a cui resta l’amara consolazione di una prestazione assolutamente positiva, in casa di una delle big del torneo. I giallorossi adesso sono attesi dal derby con l’Akragas, con il chiaro intento di riprendere dimestichezza con i tre punti che mancano ormai da quattro turni.

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05 Dicembre 2015, 17:00

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