Lega, Minardo resta in sella: il piano di Salvini per la Sicilia - Live Sicilia

Lega, Minardo resta in sella: il piano di Salvini per la Sicilia

Il Capitano cerca di trovare una mediazione per evitare lo strappo.
IL RETROSCENA
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ROMA – Chi si aspettava le dimissioni di Nino Minardo da segretario regionale della Lega è rimasto deluso. L’incontro romano di oggi tra il deputato e Matteo Salvini, suggellato da tanto di foto sorridente sui social e post a corredo, non è andato come qualcuno aveva paventato. Minardo non ha rassegnato le dimissioni, anzi. Il presidente della Commissione Difesa della Camera avrebbe ricevuto dal Capitano la richiesta di restare ancora un po’ al timone del vascello. Salvini, riferiscono fonti qualificate, avrebbe deciso di imboccare la strada della prudenza in una fase delicata per gli equilibri interni del partito siciliano dove si fronteggiano la vecchia guardia e i Sammartino’s boys. 

Per evitare che il dopo Minardo diventi ingovernabile, l’idea più quotata a Roma sarebbe quella di affidare la gestione del partito a una figura di sintesi: l’eurodeputata Annalisa Tardino. Il gruppo che fa capo al vice presidente della Regione, Luca Sammartino (ormai azionista di maggioranza del partito siciliano), invece, starebbe accarezzando l’idea di puntare sul messinese Nino Germanà. 

Eloquente il testo del post scritto da Nino Minardo.  “Con Matteo Salvini questa mattina abbiamo fatto il punto sulla situazione politica regionale e sulle tante risposte da dare alla Sicilia e ai siciliani. Grande attenzione sulle importanti iniziative che il Ministero delle Infrastrutture ha intenzione di portare avanti in Sicilia, dal Ponte sullo Stretto alla rete autostradale e ferroviaria”, si legge. I siciliani hanno delle aspettative e non dobbiamo deluderli, occorre andare oltre le sterili diatribe interne e ‘volare alto'”, scrive. Ma, al netto delle lotte intestine al partito, a tenere banco nella Lega è soprattutto l’incertezza legata all’esito delle prossime regionali in Lazio e in Lombardia. 

Risultati che avranno un peso anche nella definizione dello schema di gioco del centrodestra nella partita delle amministrative siciliane. Soprattutto a Catania. Sotto il Vulcano infatti il Carroccio non ha mai fatto mistero di puntare ad esprimere il candidato sindaco (idem meloniani e lombardiani). Ma un risultato poco lusinghiero alle regionali rischierebbe di depotenziare la richiesta della compagine leghista (che però in città ha un forte consenso) pronta, si dice, a schierare un peso da novanta: la deputata Valeria Sudano. Alleati permettendo, s’intende. Staremo a vedere. 


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