Legalità a piazza Borgo |”Ma risse e torcioni..”

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11 Febbraio 2013, 20:46

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Ceri accesi lungo via Etnea la sera del 5 febbraio (Foto O. Di Mauro)

CATANIA – “Quest’anno si è notata una svolta, c’è stato un cambio”. E’ positivo il bilancio della Festa di Sant’Agata da parte del Comitato per la Legalità, che da anni chiede il rispetto delle regole nell’organizzazione della Festa. In particolare, quest’anno le ventuno associazioni del Comitato avevano fatto un appello per creare in piazza Borgo “un’isola di legalità”.

I devoti con i ceri accesi in via Etnea la sera del 5 febbraio (foto O. Di Mauro)

Richiesta accolta: “E’ stato un bel successo – spiega a LiveSicilia Catania il portavoce Renato Camarda –  grazie al Prefetto, al Questore ed a tutte le Forze dell’Ordine. La differenza con il resto della Festa era eclatante: dappertutto, soprattutto quest’anno, c’era un festival di arrusti e mancia, illegalità diffusa, ma a piazza Cavour questo non esisteva. C’erano soltanto venditori ambulanti con licenza, molto contenti della pace, della tranquillità, della legalità. Anche i fedeli ci hanno detto di aver visto un’atmosfera tranquilla. Anche il 4 febbraio abbiamo registrato una bella organizzazione da parte della Chiesa e delle Forze dell’Ordine”. Innegabile, tuttavia, che ad aver contibuito sia stato anche l’annullamento dei Fuochi del Borgo (leggi l’intervista ad Alfredo Vaccalluzzo).

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“La cosa più importante – aggiunge Camarda – è che il Prefetto ci ha convocati insieme a tutte le Forze dell’Ordine, ed è stato costituito un Comitato che si riunirà regolarmente per discutere di tutti i problemi. Per noi è una grande soddisfazione”.

La rissa in Pescheria durante la Festa di Sant'Agata (foto O. Di Mauro)

Nonostante il successo, tuttavia, il Comitato guarda anche alle note dolenti. “Le analisi di sofferenza – aggiunge Camarda – sono tre. La prima è rappresentata dalle candelore: abbiamo visto la lite che c’è stata in Pescheria, si parla di una scommessa di diecimila euro. Non sappiamo molto e speriamo che ci sia un’investigazione. La seconda è la questione dei venditori ambulanti, e la terza è quella dei torcioni.  La sera del cinque febbraio, la struttura della processione è strutturata così: prima vengono le candelore, poi i torcioni e poi il Fercolo. Le candelore non hanno ritardato per niente la Festa perchè sono arrivate alle 22:30 in piazza Cavour e alle 23:00 sono ripartite. Chi ha ritardato, invece, sono i torcioni. E’ chiarissimo che siano stati loro. Noi abbiamo proposto che i torcioni possano andare dietro il Fercolo, ma capiamo che questo richiede molto lavoro e, in ogni caso, sappiamo che i torcioni sono la parte costitutiva della Festa”.

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11 Febbraio 2013, 20:46

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