28 Marzo 2013, 13:04
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PALERMO – Subito dopo Pasqua, il ddl sulla doppia preferenza di genere ripasserà dalla prima commissione dell’Ars per poi approdare in Aula. Ma per la legge di riforma non sarà una passeggiata. Il Partito democratico è già sulle barricate contro la norma, già approvata in commissione dopo l’uscita deglòi esponenti del Pd, che abbassa la soglia di sbarramento dal 5 al 4 per cento per accedere ai consigli comunali. “Giù le mani dalla soglia di sbarramento, che ha dimostrato di essere un argine alle liste fai-da-te, vere e proprie minacce alla democrazia e alla libertà di voto”, dicono Baldo Gucciardi, presidente del gruppo PD e Giovanni Panepinto, vicepresidente della commissione Affari istituzionali all’Ars. “Il PD vuole la doppia preferenza di genere – proseguono – e si batterà, in commissione e in aula, contro chi dice di volere questa norma ma in realtà è pronto ad affossarla, magari ricorrendo al voto segreto”.
“In ogni caso – aggiungono Gucciardi e Panepinto – nessuno pensi di usare questo ddl per inserire norme di altro tipo. Lo diciamo chiaro e tondo: il Partito Democratico, a tutti i livelli, è contrario a qualunque tentativo di abbassare o eliminare la soglia di sbarramento che, specie in Sicilia, ha il merito di avere impedito di trasformare le elezioni amministrative in ‘concorsi’ con ‘liste di condominio’ o ‘liste familiari’, utilizzate in passato per il controllo capillare del voto”.
Insomma, l’aria che tira è tutt’altro che distesa. Il Pd ha il timore che la legge possa diventare un vettore su cuii caricare le più svariatre modifiche, stravolgendo l’attuale legge elettorale a una manciata di ore dall’indizione dei comizi. Anche il Movimento 5 Stelle è guardingo, e teme l’ipotesi dell’introduzione della doppia scheda, senza simbolo per i sindaci, che penalizzerebbe parecchio i candidati grillini. Il rischio del formarsi di maggioranze trasversali, favorite al voto segreto, è molto alto.
Intanto, il presidente della prima commissione Marco Forzese ha annunciato che il 2 sarà presente alla seduta il presidente della Regione, Rosario Crocetta. “Certamente il ddl elettorale avrà parecchi sub emendamenti, attesa l’attenzione che i gruppi parlamentari gli stanno rivolgendo, ma sono sicuro che si raggiungerà una mediazione per fare una buona legge e modificare parzialmente le norme attualmente in vigore per le elezioni amministrative”, afferma Forzese.
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28 Marzo 2013, 13:04