10 Ottobre 2015, 14:34
1 min di lettura
AGRIGENTO – Non teme l’euforia di una piazza che assapora il calcio che conta dopo trent’anni, Nicola Legrottaglie, tecnico dell’Akragas, che sta ottenendo ottimi risultati con i biancazzurri agrigentini, piazzandosi al secondo posto dopo cinque giornate, ad un punto dalla vetta. “Non temo l’euforia – dice in conferenza il tecnico pugliese prima della sfida alla Fidelis Andria – io sono abituato a giocare in stadi con 70 mila persone, dopo un po’ l’euforia passa e rimaniamo concentrati per la partita; dobbiamo rimanere sereni”.
Il momento magico della squadra ha contagiato l’intera città che domani si recherà in massa allo stadio Esseneto per riempire i quasi cinquemila posti finora disponibili. Il nuovo stadio, frutto del lavoro dei tecnici e degli stessi tifosi che, insieme a Legrottaglie e giocatori, si sono impegnati per colorare le gradinate, è un nuovo salotto che deve essere rispettato: “Questa è la nostra casa – afferma Legrottaglie – abbiamo lavorato e adesso dobbiamo godercela. Voglio che lo stadio rimanga pulito anche dopo la partita, dobbiamo trattarlo come la nostra casa. Sono sicuro che i tifosi agrigentini saranno sportivi e leali, saranno esemplari”.
Il prossimo avversario, la Fidelis Andria, è con gli agrigentini la sorpresa del campionato di LegaPro: “E’ una squadra tosta, ostica ed esperta, ci vorrà la migliore squadra per domani”. In un campionato in cui l’Akragas è al secondo posto, Legrottaglie non guarda la classifica: “Ancora è presto, serviranno test importanti contro Lecce, Catania e Casertana per capire di che pasta siamo fatti. Stiamo migliorando di partita in partita, dobbiamo vedere se siamo all’altezza di queste squadre. Se tra otto partite siamo ancora in queste posizioni, ben venga, non temo il salto di categoria”. Per quello che riguarda il campo, Legrottaglie ritrova Leonetti e porterà Almiron in panchina: “Dobbiamo saperlo dosare”.
Pubblicato il
10 Ottobre 2015, 14:34