05 Giugno 2020, 19:06
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CATANIA – Ha scelto il silenzio Antonello Leonardi, ormai ex amministratore delegato della Sicula Trasporti, arrestato ieri mattina nel corso del blitz della Guardia di Finanza. Si è svolto questa mattina l’interrogatorio di garanzia dell’imprenditore catanese accusato di corruzione e reati ambientali. Collegato in videoconferenza dal carcere di Ragusa, Leonardi non ha risposto alle domande del gip Stefano Montoneri scegliendo ‘di riservarsi di farlo dopo aver analizzato il quadro indiziario emerso dalle indagini’.
“Stiamo studiando l’imponente mole di carte che abbiamo avuto a disposizione solo oggi – commenta a LiveSicilia l’avvocato Carmelo Peluso che difende insieme al penalista Luigi Latino l’indagato – e stiamo valutando di depositare il ricorso al Tribunale del Riesame. Una decisione che prenderemo solo dopo un’attenta analisi di tutta la documentazione oggetto dell’inchiesta”. È invece detenuto a Bicocca, il dipendente della Sicula Filadelfo Amarindo accusato di concorso esterno all’associazione mafiosa. È considerato dagli investigatori una sorta di ‘ponte’ tra il gruppo Leonardi e il clan Nardo di Lentini, territorio dove sorge il più grande impianto di conferimento di rifiuti di Sicilia. Questa mattina – sempre nella modalità del collegamento da remoto – si sarebbe dovuto svolgere l’interrogatorio di Amarindo, assistito dall’avvocato Francesco Calderone. L’indagato ha avuto un malore. Tutto rinviato a lunedì mattina.
È fissato per lunedì prossimo alle 12 anche l’interrogatorio di garanzia di Salvatore Leonardi, finito ai domiciliari, assistito dagli avvocati Carmelo Galati e Luigi Latino. A seguire compariranno davanti al gip tutti gli altri indagati destinatari di una misura cautelare: Vincenzo Liuzzo, “pubblico ufficiale corrotto, dirigente dell’Arpa, addetto ai controlli e monitoraggi ambientali” e Salvatore Pecora, dipendente del libero consorzio comunale di Siracusa, entrambi ai domiciliari, Pietro Francesco Nicotra, responsabile dell’impianto di compostaggio di Grotte San Giorgio, Francesco Zappalà, responsabile dell’impianto di trattamento meccanico biologico, i fratelli Francesco e Nicola Guercio, amministratori della Edile Sud Srl, quest’ultimi sono destinatari dell’obbligo di dimora.
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05 Giugno 2020, 19:06