21 Febbraio 2022, 12:56
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CATANIA. Riaperto lo spazio aereo dell’aeroporto di Catania. La decisione è arrivata poco fa, a seguito della cessazione delle fontane di lava dell’Etna. “La società di gestione dell’aeroporto di Catania comunica che le condizioni attuali, legate all’attività dell’Etna, hanno consentito la riapertura dello scalo. Le attività saranno però contingentate fino al termine dell’emergenza, con conseguente ritardo nei voli schedulati. I passeggeri sono pregati di informarsi sullo stato del proprio volo con le compagnie aeree. Informazioni sull’operatività generale dell’aeroporto sono disponibili sul sito ufficiale dello scalo, www.aeroporto.catania.it”, recita così il comunicato della Sac. Restano dunque ancora i disagi. Per un po’ di tempo è stata bloccata l’operatività dello scalo di Fontanarossa a seguito della seconda eruzione dell’anno dell’Etna. La fontana di lava è durata qualche ora, ma la nube di cenere invece ha raggiunto gli 11 chilometri. Un’altissima colonna di fumo si è alzata, questa mattina, sul Vulcano. Alcuni voli sono stati dirottati a Palermo. Già al Falcone-Borsellino è atterrato un aereo proveniente da Milano-Malpensa.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che la fontana di lava al Cratere di Sud-Est è cessata. La nube vulcanica prodotta dall’attività esplosiva ha raggiunto un’altezza stimata di circa 12000 metri sul livello del mare e si disperde verso Sud-Sud Est. Personale INGV-OE in campo segnala ricaduta di cenere vulcanica a Viagrande, Trecastagni e Zafferana. Il flusso lavico prodotto dall’attività in corso al Cratere di Sud-Est è ancora alimentato.
Dalle ore 12:10 UTC circa si osserva una rapida decrescita dei valori di ampiezza media del tremore vulcanico che si attestano su un livello medio con una tendenza al decremento. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico rimane localizzato nell’area del Cratere di SE ad una elevazione di circa 2900-3000 m s.l.m. Anche l’attività infrasonica, che continua ad essere localizzata nell’area del Cratere di SE, mostra un chiaro decremento del numero di eventi e della loro ampiezza.
La rete tilt ha mostrato variazioni contenute entro pochi microradianti alle stazioni sommitali durante l’attività di fontana di lava, con un massimo di circa 5.2 microrad misurato alla stazione ECP. Nessuna variazione significativa è invece stata osservata nelle serie temporali delle deformazioni del suolo dalla rete GNSS.
Gli effetti del parossismo, oltre allo spettacolo, sono quelli della ricaduta di cenere. Già a Zafferana Etnea e Acireale – ad esempio – le strade e i cortili delle case si stanno ricoprendo da una coltre di sabbia nera. VIDEO
L’eruzione è stata così violenta che è stata vista anche dalle immagini del satellite
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che a partire dalle 11:10 GMT si osserva, dalle immagini delle telecamere di sorveglianza dell’INGV-OE, un trabocco lavico dal Cratere di Sud Est che si propaga verso SW. La nube vulcanica ha raggiunto inoltre un’altezza di almeno 11 km sul livello del mare.
L’ampiezza media del tremore vulcanico si attesta ancora su livelli molto alti. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico risulta localizzato nell’area del Cratere di Sud Est ad una elevazione di circa 2900-3000 m al di sopra del livello medio del mare. Si osserva un incremento della frequenza di accadimento e dell’ampiezza degli eventi infrasonici che risultano localizzati in corrispondenza del Cratere di Sud Est.
Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo mostrano variazioni sui segnali di tilt delle stazioni sommitali con un massimo di circa 2.5 microrad alla stazione di Cratere del Piano.
Si intensifica l’attività dell’Etna dove l’Osservatorio etneo dell’Ingv ha registrato una fontana di lava emessa dal cratere di sud-est. La nube vulcanica ha raggiunto un’altezza di circa 10 chilometri che si dirige verso sud-est.
Dalle 11:40 si sono osservati un ulteriore incremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico che si attesta livelli alti e un aumento dell’attivita’ infrasonica che risulta localizzata in prossimita’ del cratere Bocca Nuova. Il centro delle sorgenti del tremore vulcanico continua a essere localizzato nell’area del cratere di sud-est a una quota di circa 2800-2900 metri.
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21 Febbraio 2022, 12:56