16 Marzo 2020, 21:06
1 min di lettura
PALERMO – In una lettera inviata ai vertici di Riscossione Sicilia, il sindacato Ugl Credito Riscossioni registra “la grave e perdurante assenza da parte dell’azienda della necessaria adozione di misure atte a contenere la diffusione del Covid-19”. Il sindacato contesta la “mancata ottemperanza” ad alcune disposizioni dei governi nazionale e regionale che “impongono e prevedono il ricorso allo smart working”. “Considerato che la fase avanzata dell’emergenza impone l’adozione di interventi urgenti e non differibili e preso atto che tutto ciò non risulta conciliabile con l’attesa della definizione di accordi aziendali sulla materia specifica – ancora l’Ugl -. Visto che le norme emanate consentono ladozione di interventi in deroga ad eventuali accordi individuali, si chiede che con decorrenza dal 16 marzo Riscossione Sicilia Spa ponga tutto il personale in modalità smart working, al netto di quello individuato attività indifferibili da rendere in presenza”. E infine: “Solo l’adozione di tale, non più differibile, misura garantirà il diritto di tutti i lavoratori a salvaguardare la propria salute e quella dei propri familiari permettendo loro di continuare ad effettuare il proprio lavoro in smart working. L’eventuale mancata adozione di tale necessaria ed indispensabile misura metterà a gravissimo rischio la salute e la sicurezza di tutti i lavoratori di Riscossione Sicilia SpA, cosa della quale la nostra organizzazione sindacale riterrà fin d’ora formalmente responsabili i dirigenti aziendali, eventualmente, non ottemperanti”.
Pubblicato il
16 Marzo 2020, 21:06