14 Maggio 2012, 11:52
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L’ex direttore generale dei detenuti del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Sebastiano Ardita, che ha ricoperto l’incarico dal 2002 al 2011, é il nuovo procuratore aggiunto di Messina. Il magistrato, nominato il plenum del Consiglio superiore della magistratura il 23 febbraio scorso, si insedierà domani mattina. Con i suoi 46 anni è il più giovane ‘aggiunto’ d’Italia. Arriverà dalla Procura di Catania dove aveva ripreso servizio il 3 dicembre scorso come sostituto della Direzione distrettuale antimafia. Nel 2009 ha rinunciato all’incarico di procuratore capo di Modica su proposta del Csm per restare a lavorare al Dap. Da magistrato nel capoluogo etneo, Ardita si era impegnato nel contrasto alla criminalità mafiosa ottenendo riconoscimenti dalla Commissione parlamentare e dal Procuratore nazionale antimafia ma anche minacce da ambienti criminali. Nella sua attività di sostituto a Catania ha condotto numerose inchieste su irregolarità nella pubblica amministrazione e contro gruppi criminali organizzati. Recentemente è stato uno dei coordinatori dell’inchiesta sul clan dei Cursoti che ha portato all’arresto del boss Giuseppe Garozzo, noto come ‘Pippu u maritatu’, che stava riorganizzando il gruppo dopo essere stato scarcerato, e di 23 suoi affiliati. E’ stato anche l’autore di un libro dal titolo ‘Ricatto allo Stato’, sull’influenza della trattativa fra Stato e mafia nel tentativo di Cosa nostra di ammorbidire la lotta alla criminalità organizzata e di depotenziare la gestione del regime di carcere duro contro i mafiosi.
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14 Maggio 2012, 11:52