07 Novembre 2017, 15:24
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PALERMO – Ha preso 9.222 voti. Non sono bastati. Perchè Giuseppe Ferrarello correva quasi da solo. La Lista Micari, dove l’ex sindaco di Gangi era candidato a Palermo, alla fine ha raccolto poco più di 40mila voti su base regionale. Un quarto li ha portati lui. L’amministratore madonita ha ottenuto un risultato personale straordinario. Nella lista sbagliata, però. In quell’Arcipelago che è rimasto senza i sindaci promessi da Leoluca Orlando e riempito all’ultimo momento con i fragili candidati del Megafono di Crocetta. Per di più, assente in due province, Messina e Siracusa. E così, alla fine, la lista del presidente ha ottenuto un numero di consensi non molto superiore a quelli di Luca Sammartino del Pd.
“E’ stata un’esperienza bellissima. La gente mi votava per le cose che ho fatto, non perché appartengo a un apparato. É stata la campagna elettorale più bella della mia vita”, commenta Ferrarello, non senza amarezza. “Ho riportato a votare elettori che disertavano le urne da anni. Ora non posso abbandonare tutta questa gente”. Il risultato alla fine ha del clamoroso: Ferrarello ha preso più voti dell’assessore all’Agricoltura in carica Antonello Cracolici, di Gianfranco Miccichè, di Roberto Lagalla. Deluso da Orlando? “Il progetto era complessivo. Non so che cosa sia successo. Sta di fatto che è andata così. E le lotte interne non fanno bene a nessuno”.
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07 Novembre 2017, 15:24