L’hotspot per migranti a Palermo | La Regione stoppa il progetto

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04 Luglio 2018, 16:54

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PALERMO – Il Consiglio regionale dell’urbanistica (Cru) dice ‘No’ alla nascita di un hotspot per migranti a Palermo, nel quartiere Zen. Lo comunica una nota dell’assessore regionale al Territorio e ambiente Toto Cordaro. Il parere negativo è stato espresso “sulla base di un’analisi approfondita ed attenta” da parte dei componenti del Consiglio: si tratta di tecnici dell’assessorato, docenti universitari, ingegneri, architetti, geologi e un rappresentante della Soprintendenza ai Beni culturali di Palermo.

Il Cru ha analizzato la documentazione tecnica pervenuta dalla prefettura. E’ stato espresso parere negativo poiché la proposta progettuale consiste soltanto in uno “studio di prefattibilità” già di per sé non adeguata, che non è stata accompagnata, né poteva esserlo, dai necessari pareri di compatibilità geomorfologica, di competenza dell’ufficio del genio Civile ed era altresì carente dei pareri di competenza della Soprintendenza sotto l’aspetto paesaggistico, ma ancor di più vincolistico”.

“A ciò si aggiunga che il negativo pronunciamento del consiglio comunale di Palermo rappresenta un ostacolo insormontabile,- afferma la nota – in ragione del fatto che l’amministrazione è proprietaria dell’area e rimane l’unica autorità competente in materia di pianificazione territoriale. Va rilevato, inoltre, sotto l’aspetto urbanistico più generale, che il sito ha una viabilità non adeguata, che conduce ad un’area a parcheggio di pertinenza del velodromo di Palermo”.

“Ho preso atto dell’inadeguatezza della proposta in argomento – afferma Cordaro – e dell’intendimento tecnico del Consiglio, che si pone alla base della scelta politica che il presidente Musumeci, che ha seguito con estrema attenzione i singoli passaggi dell’intero percorso, ha condiviso, anche a seguito del confronto che si è svolto la settimana scorsa con il sottosegretario all’Interno Stefano Candiani”.

“La bocciatura della proposta di realizzazione di un hot-spot a Palermo da parte del Consiglio Regionale dell’Urbanistica è certamente un fatto positivo, ancorché apparentemente legato esclusivamente a motivi tecnici legati al progetto”. Lo afferma il sindaco Leoluca Orlando che aggiunge “come chiaramente espresso dal Consiglio comunale all’unanimità, la città di Palermo e tutta la sua comunità sono contrarie a creare centri nei quali è violata la dignità degli esseri umani e la cui liceità sotto il profilo del diritto è ancora tutta da dimostrare. Palermo si conferma una città che crede nei valori dell’accoglienza, della solidarietà e dell’incontro fra popoli e culture, mettendoli in pratica nel quotidiano. Per questo il nostro “no” all’hot-spot non è e non sarà mai soltanto una scelta tecnica, quanto piuttosto una scelta di principio e di valori”.

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“La decisione del Consiglio regionale dell’Urbanistica, che ha bocciato il progetto dell’Hotspot allo Zen, accanto al Velodromo, è un’ottima notizia per Palermo: viene così rispettata la volontà del consiglio comunale che aveva chiesto con forza di fermare il progetto, sbagliato e inopportuno sotto ogni punto di vista. Adesso ci attendiamo che anche il governo nazionale rispetti la volontà popolare, rinunciando alla struttura”. Lo dice Paolo Caracausi, consigliere comunale Idv di Palermo.

“Il parere negativo del Consiglio regionale dell’Urbanistica che boccia l’hotspot a Palermo è una buona notizia per la città, per chi crede nei valori dell’accoglienza e per chi pensa che vadano sempre tutelati i diritti umani”. Lo afferma Giusto Catania, capogruppo di Sinistra Comune, il quale sottolinea: “è una risposta importante a chi, in questi ultimi mesi, ha attuato una politica di criminalizzazione dei migranti. La Regione ha potuto esprimersi in questo modo anche grazie alla mobilitazione politica e sociale della città di Palermo che, con le associazioni e con il voto del Consiglio comunale, ha dichiarato la sua netta contrarietà a luoghi di detenzione per migranti. Oggi Palermo e la Sicilia si confermano luoghi di accoglienza, in continuità con le mobilitazioni per aprire i porti italiani e per salvare in mare le vite di uomini, donne e bambini”.

“Siamo soddisfatti che venga rispettata la volontà del consiglio comunale, ma adesso ci attendiamo che non si abbassi la guardia su Fondo San Gabriele: l’area va riqualificata e restituita al quartiere”, dice il capogruppo Pd a Sala delle Lapidi Dario Chinnici.

“Esprimiamo grande soddisfazione per la bocciatura dell’ hotspot di Palermo da parte del Consiglio regionale dell’Urbanistica”. Lo afferma Vincenzo Fumetta, segretario provinciale di Rifondazione comunista. “Questo risultato è stato possibile grazie alla mobilitazione cittadina ed al voto del Consiglio comunale sul tema,che confermano la vocazione antirazzista ed umanitaria di Palermo, in netta controtendenza rispetto alle dinamiche politiche nazionali. Continueremo la nostra lotta affinché il porto della nostra città sia sempre luogo di accoglienza per salvare vite umane.”

“Bene la bocciatura da parte del Consiglio Regionale Urbanistica per l’inadeguatezza dal punto di vista tecnico del progetto, ma ancora piu importante è stato il parere contrario all’unanimità del Consiglio Comunale che, ancora una volta, ha dimostrato che Palermo è la città dell’accoglienza e che rifiuta assolutamente centri di reclusione come gli hotspot – dice Sandro Terrani del Mov139 – Palermo deve essere la città dell’accoglienza, come è stata negli ultimi sei anni. Abbiamo bisogno di un rilancio economico, non di strutture che ghettizzino le periferie che necessitano di attenzione e sviluppo”.

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04 Luglio 2018, 16:54

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