20 Marzo 2024, 12:50
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CATANIA – Una Borsa di Studio sul merito. Il secondo appuntamento con gli studenti del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Catania, il progetto promosso dall’associazione antiracket antiusura Libera Impresa con la partecipazione della Direzione Investigativa Antimafia, la Questura di Catania, il Corpo della GdF Catania, la Procura di Catania, la Commissione Regionale Antimafia, le testate giornalistiche La Sicilia e Sud Press e la Fondazione YMCA Italia.
L’obiettivo dell’iniziativa è sensibilizzare gli studenti, tramite il coinvolgimento delle strutture scolastiche, al valore civile ed educativo della legalità nonché delle attività svolte dall’Antiracket, dalla Magistratura, dalla Prefettura e dalle Forze dell’Ordine, favorendo così la loro libera espressione creativa e spontanea sulla tematica, attraverso la rappresentazione degli elaborati proposti.
Un dibattito formativo sul tema del racket e del fenomeno mafioso nel territorio etneo dove gli studenti hanno interagito con gli organizzatori in modo costruttivo, con passione e tanta curiosità. Hanno snocciolato domande mirate verso la prevenzione dei reati posti in essere dal sistema organizzativo e mafioso dove per competenza hanno risposto il Capitano della GdF, Edoardo Resta, che ha messo in evidenza il controllo sul territorio in materia di contrasto agli illeciti economici e finanziari, monitorando la spesa pubblica e i fondi del PNRR, sorvegliati speciali per ovvi motivi.
Il Tenente Colonnello Mario Grasso in forza alla DIA di Catania, ha risposto sulle attività di prevenzione ai reati contro il patrimonio dal gruppo interforze dove in silenzio e senza essere visibili, riescono a sventare reati di criminalità organizzata. La Vice Prefetta, Rosaria Maria Giuffrè, nel suo intervento, ha sottolineato come è importante uscire dall’emarginazione attraverso lo studio e la cultura della legalità.
L’Onorevole Josè Marano, Componente della Commissione Regionale Antimafia, ha affermato “che si lavora per mettere a punto leggi a sostegno delle Vittime rendendo conveniente la denuncia, unica strada per la libertà d’impresa”.
Infine sono intervenuti due imprenditori che con la loro denuncia si sono liberati da quel fenomeno oppressivo e parassitario che gli impediva di sognare. “Oggi – hanno affermato – si sono riappropriati della loro dignità, orgogliosi del passo che hanno fatto, sottolineando l’importanza di essere liberi”.
Rosario Cunsolo Presidente di Libera Impresa ha espresso soddisfazione “per avere coinvolto le istituzioni in questo progetto che sta creando attrazione e interesse tra gli studenti che si rendono protagonisti e portatori di Legalità. La libera stampa ci accompagna in questo progetto, necessario e utile per scelta di vita, come base per migliorare la società in cui si vive”.
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20 Marzo 2024, 12:50