Libera Impresa la sede comunale | “Troppi attacchi anche personali”

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08 Agosto 2014, 18:36

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BELPASSO. L’associazione anti-racket di Libera Impresa lascia la sede del palazzo municipale di Belpasso. La decisione è stata presa dal presidente, Rosario Cunsolo, e dagli associati con una lettera inviata direttamente alle istituzioni belpassesi. Nel corso dell’anno e mezzo in cui l’associazione è stata ospitata al palazzo municipale di Belpasso sono state tante le iniziative presentate e lanciate anche, e soprattutto, a supporto di imprenditori e commercianti vessati dal racket delle estorsioni. Di seguito, la lettera con la quale Libera Impresa ha motivato il proprio abbandono da Belpasso.

“In data 05/08/2014, dopo aver seguito con estrema attenzione la diretta streaming della seduta ordinaria del consiglio Comunale di Belpasso, dove all’ordine del giorno si proponeva la votazione degli emendamenti apportati al regolamento di assegnazione dei beni confiscati, “Libera Impresa”, vuole manifestare ai rappresentanti politici che compongono la 1° commissione consiliare di questa città il suo plauso per avere invitato l’Associazione “Libera” di Don Ciotti con sede legale a Roma a partecipare con i suoi professionisti attivamente al fine di regolamentare i beni immobili confiscati alla mafia ai sensi della Legge 109/96 del Patrimonio indisponibile del Comune di Belpasso.

Il Presidente del consiglio, in sede di trattazione, ha mostrato il suo disappunto per non avere invitato “Libera Impresa” a partecipare alla eventuale modifica del testo, ma al momento della votazione, anziché cercare di rimandare il voto, per dare spazio a “Libera Impresa” di dire la sua, ha dato il suo parere favorevole (come tutti) per l’approvazione delle modifiche. Personalmente non conosciamo il testo originario del regolamento, ma a questo punto abbiamo il diritto di pensare che l’associazione “Libera” abbia dato il suo contributo personale, magari cercando di favorire se stessa alla partecipazione della gara di assegnazione.

Rispettiamo la Vostra volontà di non averci convocato, ma ci sembra doveroso ricordare che “Libera Impresa” si avvale di professionisti accreditati, non ha mai attaccato, offeso o accusato nessuno, perciò respingiamo ufficialmente in tutte le sedi le illazioni fatte a “LIBERA IMPRESA” come: sminuire le capacità professionali dei componenti, di non ritenerci idonei sulle capacità e competenze nella materia in questione, accusarci di peculato, di tenere l’ufficio chiuso nei giorni di ricevimento e di vantarsi però di avere (quando è opportuno ricordarsi) una associazione Antiracket all’interno del palazzo Comunale di Belpasso. Dopo l’ennesimo attacco personale mi chiedo: chi ci ha dato la possibilità di aprire uno sportello all’interno del comune, crede alle attività e alla missione di “Libera Impresa” ? Alla luce dei fatti, Nessuno, perciò “Libera Impresa” ONLUS non è disposta a prestarsi come cartello elettorale di questo comune e pertanto deposita le chiavi dell’ufficio a suo tempo affidato presso il capo di gabinetto del Sindaco. Comunichiamo che informeremo la Prefettura di Catania e la Procura di Catania di non essere più presenti al palazzo di città.

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08 Agosto 2014, 18:36

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