16 Settembre 2016, 19:50
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CATANIA – Una complessa operazione di polizia messa in campo dal Comando Guardia Costiera di Catania, ha portato alla liberazione di due cittadini siriani di origine palestinese, rimasti sequestrati a bordo della nave mercantile “ETAB”, battente bandiera delle Isole Comore, in navigazione dalla Spagna al Libano, a seguito di un passaggio come clandestini finito male.
Le vittime sono due rifugiati siriani, che si erano imbarcati dal Libano per raggiungere le coste spagnole, pagando per il “passaggio” la somma di 5000 dollari ad un membro dell’equipaggio, che avrebbe organizzato il tutto all’insaputa del comandante della nave, dedita al trasporto di bestiame vivo. Durante il viaggio di andata qualcosa non è andata per il giusto verso ed è stata negata ai due “clandestini” la possibilità di sbarcare nel porto di arrivo in Spagna, Terragona, dove sono stati immobilizzati e rinchiusi in un locale della nave. Grazie ad un cellulare, i due hanno però potuto chiedere aiuto all’esterno, denunciando il loro stato di sequestro a fini di estorsione. La denuncia è pervenuta, tramite canali istituzionali, al Comando Generale della Capitanerie di porto, che ha allertato la Sala Operativa della Direzione Marittima di Catania, al fine di bloccare la nave al momento del suo transito nelle acque territoriali italiane.
In coordinamento con la Procura della Repubblica di Siracusa, la nave, con a bordo le due persone sequestrate, è transitata, alle prime ore del mattino di ieri, al largo di Portopalo. Lì è scattata l’operazione di liberazione dei due cittadini siriani, ad opera di un boarding team composto da militari della Guardia Costiera in servizio sulle unità navali CP 941 “U.Diciotti”, CP 271 e CP 325 .
I militari, dopo i primi accertamenti sullo stato di bandiera della nave, sono intervenuti a bordo, unitamente alla squadra di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Siracusa, ed hanno provveduto ad identificare e trarre in arresto il marittimo responsabile dell’imbarco dei due rifugiati con l’accusa di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, e a liberare quest’ultimi.
La nave è stata autorizzata a proseguire verso il porto di destinazione non essendo stati ravvisati ulteriori elementi che potessero comportare il fermo della stessa.
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16 Settembre 2016, 19:50