05 Giugno 2016, 18:04
2 min di lettura
PALERMO – Il 2016 rappresenta un punto di svolta per InFEA, il laboratorio di Arpa Sicilia che da anni coltiva una delicatissima missione: quella di informare, formare ed educare alle buone pratiche ambientali. Terminata la seconda programmazione con la conferenza regionale celebrata lo scorso mese di dicembre a Palermo, ieri nell’incantevole contesto dell’Eremo di San Felice, sui promontori che dominano il golfo di Termini Imerese, si sono poste le basi per la terza programmazione.
Due i pilastri sui quali s’intende poggiare le attività del laboratorio: la prevenzione primaria e una corretta educazione alimentare con prodotti tipici del territorio e della biodiversità della Sicilia. La prevenzione primaria è una missione specifica di Arpa Sicilia: studiare, monitorare e promuovere le condizioni ambientali ottimali per prevenire l’insorgere di crisi che inevitabilmente si riversano sul sistema sanitario aggravandone i costi. Si pensi al monitoraggio della qualità dell’aria o delle acque e alla capillare attività di informazione ed educazione ambientale, che attraverso InFEA si realizza nel territorio regionale per prevenire e disincentivare comportamenti e pratiche inquinati che danneggiano l’ecosistema.
“Il venir meno delle Province e la crisi del sistema dei Parchi e delle Riserve, ci impone di ripensare ed innovare il sistema dei Nodi di InFEA, cioè dei punti di aggregazione e promozione territoriali – afferma il responsabile regionale Calogero Di Chiara, dirigente ARPA -. Non c’è dubbio che ora la nostra attenzione si rivolge ai privati, alle associazioni ambientaliste, ai centri di educazione ambientale, ma anche ai centri di aggregazione culturale, le scuole, le università. Solo mettendo a sistema queste realtà possiamo pensare di vincere la battaglia per la tutela dell’ambiente”.
A margine dei lavori, il suggestivo momento della liberazione in natura di un giovane gheppio delle Madonie e di una splendida poiana, dopo le cure ricevute nel centro di recupero della fauna selvatica Lipu di Ficuzza (Palermo). Un momento di forte emozione per tutti i presenti, utile a rafforzare quel sentimento di appartenenza ad un ecosistema in pericolo, che ha bisogno dell’opera dell’uomo per essere tratto in salvo.
Pubblicato il
05 Giugno 2016, 18:04