30 Luglio 2010, 12:32
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Il titolo di Libero è già un programma: “Sistema Granata. Tassava i portaborse per foraggiare il cognato”. Le “accuse” sono contenute in un articolo di Cristina Lodi, inviata a Siracusa. Scrive la cronista: “L’interrogativo che forse merita risposta riguarda la sfilza di bonifici versati in favore di Maurizio Reale. Soldi prelevati (dietro consenso firmato) dal conto corrente dei suoi collaboratori. Consulenti, portavoce, portaborse, Co.coco. Tutti assunti (a tempo determinato) proprio da Fabio Granata, quando dal 2000 al 2006 il vicepresidente dell’Antimafia era anche vicepresidente alla Regione Sicilia e assessore ai Beni culturali prima (giunta Vincenzo Leanza) e al Turismo poi con Cuffaro”.
Continua ‘Libero’: “Claudio Zarcone, per esempio, ha lavorato in qualità di suo collaboratore (assunto come Co.co.co) dal 2002. Stipendio euro 1.650 dal quale però ne venivano prelevati 350 mensili, denaro poi versato (con bonifico postale) sul conto corrente intestato al cognato di Granata, nonché al circolo Archimede (An) con sede in piazza Pancaldi 5 a Siracusa. Una società piuttosto strana, esistente oggi sulla carta. “Se volevo lavorare ero obbligato a versare quei soldi al circolo, in favore del signor Maurizio Reale, che io nemmeno conoscevo. Ho autorizzato la mia banca a trasferire il contributo il giorno 5 di ogni mese. Siccome tengo famiglia e 350 euro cominciavano a diventare troppi, a un certo punto ho ridotto la quota. Prima 200, poi 150, fino a quando non è arrivato il licenziamento”, racconta uno dei collaboratori. Pagamenti in favore del cognato di Granata sono stati disposti anche dal geologo, dottor Gaetano Bordone (ancora oggi collaboratore in Regione-Ufficio del Turismo)”.
Questo è un estratto corposo del pezzo di “Libero”. Livesicilia ha cercato Fabio Granata per una dichiarazione che è arrivata via sms: “Non si replica alla spazzatura”
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30 Luglio 2010, 12:32