03 Febbraio 2022, 18:21
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PALERMO – “Nella nostra visione l’attività sportiva è una leva del benessere sociale. Promuovendo lo Sport incidiamo sulla salute, sulla coscienza civile, sull’economia. Sul futuro”. La Libertas è un ente di promozione sportiva che nasce nel lontano 1945. Da quasi 80 anni, ormai, le loro attività vengono create e sviluppate su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di portare avanti l’idea di sport citata precedentemente, considerato come un bene comune per la società.
Marco Compagnini, responsabile nazionale del settore ciclismo, ha raccontato ai microfoni di LiveSicilia i valori che l’ente porta avanti, anche e soprattutto nell’isola più grande del Mediterraneo. Da ormai quattro anni gli eventi organizzati da Libertas sono un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti dello sport in bicicletta, tanto da “conquistare” passo dopo passo tutta la regione con le loro iniziative. Il Comitato Regionale Libertas Sicilia, infatti, si occupa di promuovere e incrementare il libero associazionismo, con particolare attenzione nell’organizzazione di manifestazioni ed eventi di ciclismo amatoriali.
“Possiamo dire che la Libertas parte da zero nel mondo del ciclismo. Quindi essendo siciliano, dopo aver avuto questo incarico, sono partito proprio dalla mia terra. Abbiamo iniziato con la provincia di Catania con alcune gara e qualche associazione. Negli ultimi quattro anni invece siamo arrivati ad organizzare grandi eventi, prima a Siracusa e poi a Messina o a Caltanissetta. Negli ultimi due anni è rientrata anche Palermo, seguita dopo un anno da Trapani e Agrigento. Siamo riusciti a inserire dei responsabili provinciali del settore ciclismo in tutta la Sicilia, quindi adesso puntiamo ad andare oltre”.
“C’è qualche associazione che parte in giro per l’Italia – prosegue Compagnini -, ma non è strutturata come qui in Sicilia. La mia riconferma avviene dopo le elezioni del nuovo presidente nazionale, Andrea Pantano, rieletto poco più di un mese fa. Ci vedremo per programmare con lui il futuro del settore ciclismo di Libertas. Ovviamente puntiamo a radicarci su altre regioni e di programmare eventi nazionali come il Giro dell’Etna, distribuendo varie tappe su tutto il territorio nazionale”.
Durante e dopo la pandemia da Covid-19, sembra essere aumentata la presenza del ciclismo a livello regionale, seguita anche da un forte interesse comune da parte dei cittadini. E’ d’accordo? “Assolutamente sì, ma c’è anche un motivo oggettivo per spiegarlo. Con la chiusura di piscine e palestre, gli atleti e gli sportivi, dai professionisti al settore amatoriale, si potevano allenare praticando uno sport diverso che variava dalla corsa fino ad arrivare al ciclismo. La crescita è stata anche numerica, il ciclismo è stato preso più in considerazione anche dal punto di vista degli allenamenti”.
“Sulle prossime iniziative in programma con Libertas in Sicilia – conclude il responsabile nazionale – possiamo contare alcune gare a circuito. L’appuntamento più importante per noi, però, sarà il Giro dell’Etna, previsto per il 5 di giugno. Sarà la seconda edizione dell’evento. A Palermo invece abbiamo già otto o nove società, mentre l’ultimo responsabile arrivato è quello di Trapani/Agrigento, che ha già affiliato cinque ASD e sta lavorando per affiliarne altre. Per la Sicilia orientale abbiamo creato un circuito di Granfondo dove all’interno c’è anche il Giro dell’Etna, ma ci sono due manifestazioni (una di Trapani, l’altra di Palermo) che saranno all’interno del circuito. Saranno sei tappe di grande rilevanza: il circuito si chiama Top Cycling Sicily Cup, TCSC è l’acronimo. Infine, stiamo organizzando un intero campionato occidentale, come la Coppa Jonica che si svolge nella zona orientale dell’isola”.
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03 Febbraio 2022, 18:21