12 Novembre 2011, 16:45
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Il Tribunale amministrativo regionale di Bolzano ha nominato il prefetto di Messina come commissario ad acta per attuare i passi necessari affinché il Comune di Catania paghi all’impresa bolzanina Wurth i costi della fornitura di divise per la polizia municipale, il cui importo iniziale era di circa 734mila euro. Lo rende noto Orazio Licando, della segreteria nazionale del Pdci-Fds, osservando che ”nel lessico del sindaco Raffaele Stancanelli la parola risanamento deve voler dire qualcosa di diverso dall’omonimo vocabolo italiano”.
Secondo l’esponente dei Comunisti italiani negli anni scorsi, dopo la fornitura, la Wurth, non riuscendo ad ottenere quanto le spettava, ha fatto causa e ha ottenuto, il 12 novembre dello scorso anno,dal Tribunale il decreto ingiuntivo esecutivo, al quale però il comune di Catania non ha dato seguito, né pagando né opponendosi. L’azienda si è così rivolta al Tar di Bolzano che ha nominato il prefetto di Messina come commissario ad acta, che per saldare il debito potrà fare ”variazioni di bilancio, l’assicurazione di mutui e/o prestiti nel nome e per conto del comune di Catania, l’alienazione di beni del comune di Catania, anche mediante trattativa privata e quanto altro necessario per l’assolvimento del suo mandato”.
Per Licandro, che ricorda come i trenta giorni fissati dalla sentenza del Tar il 17 ottobre scorso stiano per scadere, questa notizia ”conferma ancora una volta che siamo nell’inadempimento perché non c’è stato alcun risanamento”. L’esponente del Pdci-FdS segnala ”ancora una volta, l’opacità della situazione” e chiede che ”si faccia chiarezza sui debiti fuori bilancio relativi a pendenze giudiziarie che nessuno sa a quanto ammontano e rappresentano un altro buco nero”.
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12 Novembre 2011, 16:45