Licei provinciali, Pd a Crocetta: | “Adesso mantieni le promesse”

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06 Settembre 2013, 15:51

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PALERMO – Sulla statalizzazione delle scuole provinciali di Trapani e Palermo si rischia l’ennesimo scontro tra il governo regionale e la maggioranza parlamentare che sostiene il presidente Rosario Crocetta.

Dopo l’approvazione in Aula, lo scorso 12 agosto, di un ordine del giorno che impegnava il governo a bloccare il percorso di statalizzazione del liceo linguistico Ninni Cassarà di Palermo e delle scuole professionali della provincia di Trapani, e l’invio di un atto di indirizzo al commissario straordinario della provincia di Palermo Domenico Tucci, mercoledì sono state firmate le pratiche per l’avvio della convenzione con lo Stato, con il benestare del governo.

Un avvio dell’iter giunto nonostante la richiesta di audizione avanzata dalla commissione competente del parlamento regionale, Cultura e Formazione, proprio per trovare una soluzione per i circa duecento docenti precari che nel passaggio di competenze da Provincia a Stato potrebbero perdere il posto per effetto della scadenza delle graduatorie provinciali che saranno riaggiornate nel 2014.

Per questo, i docenti avevano chiesto il congelamento di un anno del processo di statalizzazione, ma il commissario Tucci, “saputo dell’audizione in commissione – hanno fatto sapere i rappresentati degli insegnanti precari – ha chiesto addirittura di accelerare i tempi”.

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Ma il Partito Democratico, che ha firmato per primo l’ordine del giorno approvato all’Assemblea regionale prima della fine della sessione estiva, adesso incalza il governatore, e chiede a Crocetta di “essere coerente e non tradire la volontà del parlamento”. L’ordine del giorno, infatti, come racconta il vicepresidente della commissione Lavoro e deputata del Pd Mariella Maggio, “era stato largamente condiviso dal presidente della Regione e da tutta la giunta: non capiamo, quindi, il perché di questa marcia indietro”.

L’ordine del giorno approvato in aula, nello specifico, impegnava il governo regionale su tre punti: “Dare indicazione ai Commissari incaricati dello scioglimento delle Province di operare fino al 31 dicembre 2013 con i fondi per la ‘tutela del diritto allo studio e al diritto al lavoro di studenti e insegnanti delle scuole e dei licei provinciali’, consentendo il regolare avvio dell’anno scolastico 2013-2014 e l’apertura delle iscrizioni, bloccare il percorso di statizzazione in quanto non garantisce né i docenti né la continuità didattica e, infine, salvaguardare la specificità dei corsi dei corallai e degli ottici presso l’Istituto Professionale Provinciale di Trapani attraverso un intervento normativo che permetta l’aggancio con l’OIF”.

Ma gli assessori, che ieri avrebbero dovuto partecipare alla riunione in commissione, non si sono presentati, e hanno mandato invece due funzionari, rispettivamente dell’assessorato agli Enti locali e di quello alla Formazione.

Il Pd, adesso, si aspetta una risposta: “Abbiamo evidenziato al governo – hanno detto la Maggio e la collega del Partito Democratico Antonella Milazzo, anche lei componente della Quinta commissione – sia il problema che riguarda il personale docente precario, sia la necessità di garantire la continuità del percorso formativo e la specialità di alcuni percorsi, e in questi mesi il governo ha condiviso le nostre proposte solo a parole, perché nei fatti l’unico risultato visibile è stato lo smembramento di scuole e istituti, e la perdita di posti di lavoro. Ieri gli assessori al ramo non si sono presentati all’audizione: tutto ciò è inaccettabile. A questo punto chiediamo al presidente Crocetta di intervenire personalmente, prima che si chiuda ogni margine di manovra”.

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06 Settembre 2013, 15:51

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