“Licenziamenti illegittimi” |Il Tribunale dispone il reintegro

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02 Febbraio 2013, 07:00

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CATANIA – I dipendenti della Multiservizi, società per azioni partecipata dal Comune che si occupa di manutenzioni e pulizia, sono stati licenziati “illegittimamente”: lo stabilisce il tribunale del Lavoro che ha accolto il ricorso di tre lavorarori assistiti dall’avvocato Salvatore Biancarosa, luminare della materia.

Nei prossimi giorni si attende la pronuncia, da parte dello stesso giudice, sui ricorsi presentati dagli altri 27 dipendenti con un esito, cioè l’accoglimento, che appare ormai scontato.

Nell’aprile del 2011 nella procedura di licenziamento erano stati coinvolti 179 lavoratori al centro di una cessione del servizio di pulizia delle scuole.

Nelle lettere di licenziamento, la Multiservizi aveva comunicato ai dipendenti che la Dussmann, società vincitrice dell’appalto, avrebbe assunto i dipendenti rispettando le condizioni economiche e normative dei contratti collettivi di settore.

Al contrario però, le condizioni non sono state rispettate, tanto che la Dussman offriva un contratto part-time da nove mesi l’anno, con orario di lavoro notevolmente ridotto e con la previsione di una clausola “elastica” che consentiva alla ditta di modificare in qualsiasi momento la durata della prestazione dei lavoratori “per ragioni tecniche, organizzative e produttive”.

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In sede cautelare, il tribunale del Lavoro si era pronunciato in modo contrastante, accogliendo o respingendo in alcuni casi le istanze dei dipendenti licenziati.

Con la pronuncia di ieri invece, il Tribunale ha ccolto i ricorsi di tre dipendenti “dando il via ad un precedente che -spiega a LivesiciliaCatania Salvatore Biancarosa- sarà determinante per le prossime sentenze sugli altri 27 lavoratori licenziati”.

La Multiservizi è stata condannata alla reintegra dei dipendenti sul posto di lavoro e al risarcimento del danno subito: in pratica i lavoratori licenziati hanno ottenuto lo stipendio con tutti gli arrestrati e gli interessi.

Chi si è opposto alle condizioni imposte dall’azienda adesso ha vinto: molti lavoratori non hanno fatto ricorso e lavorano circa 2 ore al giorno.

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02 Febbraio 2013, 07:00

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