“Licenziamento per 24mila forestali” |Crocetta: troveremo le risorse

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22 Ottobre 2015, 15:11

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PALERMO – “L’annuncio del licenziamento, a partire da domani, dei 24mila forestali siciliani è gravissimo. A fronte di un parere favorevole pre-Cipe per il reperimento dei fondi, i capi degli uffici della Forestale hanno comunicato invece che da domani butteranno in strada migliaia di lavoratori. Tutto ciò è inaccettabile. Il Governo regionale si è dimostrato, ancora una volta, inaffidabile rispetto agli impegni già concordarti e sottoscritti con le organizzazioni sindacali”. Lo dice il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, che aggiunge: “Siamo in perenne emergenza, la gente è disperata e c’è il rischio che non risponda più delle proprie azioni. La tensione è salita a dismisura e domani c’è il rischio che la piazza, davanti alla Presidenza della Regione, diventi incontrollabile. Il presidente Crocetta deve assumersi le proprie responsabilità e promulgare atti che consentano di risolvere subito questa emergenza oppure prenda atto che il Governo regionale è al capolinea”.

Interviene anche la Cisl. “Crocetta emani un atto di indirizzo che garantisca la continuità occupazionale dei 24 mila forestali siciliani. La Sicilia non ha bisogno di un’altra enorme massa di senza lavoro”. A parlare sono Mimmo Milazzo, segretario della Cisl Sicilia e Fabrizio Colonna, segretario della Fai Cisl regionale. Alla vigilia della manifestazione che domattina porterà i lavoratori siciliani del settore davanti alla presidenza della Regione, a Palermo, i due sindacalisti denunciano che “sono a rischio tutte le giornate di lavoro forestale previste dalla legge: 78, 101 e 151”. E puntano il dito contro “l’insipienza politica di chi ha fin qui relegato in un angolo il tema della gestione del territorio e della programmazione idrogeologica”. In un contesto in cui, affermano Milazzo e Colonna, si susseguono a giorni alterni, smottamenti, frane e crolli. Il punto è l’annuncio di licenziamento a partire da domani, arrivato dagli uffici della Forestale. Inaccettabile, insiste la Cisl, che invita Crocetta ad assumersi la responsabilità di evitare il licenziamento. “Batta un colpo”, può farlo, secondo Cisl e Fai, in forza della delibera pre-Cipe di una settimana fa che prevede lo stanziamento di 88 milioni a favore della gestione del territorio regionale.

E si è svolto nel pomeriggio un vertice a Palazzo d’Orleans, alla presenza dell’assessore all’Agricoltura Rosaria Barresi del ragioniere generale Salvatore Sammartano, del dirigente generale del dipartimento agricoltura Giovanni Bologna, per affrontare il tema della continuità del lavoro dei forestali. “E’ intendimento del governo non interrompere assolutamente il lavoro e nell’attesa della delibera Cipe, prevista tra la fine del mese di ottobre e i primi di novembre”, si legge in una nota del presidente della Regione Rosario Crocetta. Sono in corso le verifiche per recuperare le risorse finanziarie disponibili all’interno del dipartimento agricoltura che dovrebbero garantire la copertura per il pagamento degli stipendi.

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L’annunciata sospensione, a partire da domani, dei lavoratori forestali siciliani , per i segretari della Cgil Sicilia e della Flai regionale, Michele Pagliaro e Salvatore Tripi, “è l’ennesima dimostrazione di come sia inconcludente e fallimentare il governo della Regione Siciliana”. “Dopo le mancate riforme, i continui fallimenti, le tantissime impugnative di Legge le cui le conseguenze ricadono sempre sulle spalle dei lavoratori- aggiungono i due esponenti della Cgil- siamo di fronte all’ennesimo danno a carico dei lavoratori e per giunta dei più svantaggiati, come i forestali” . La Cgil e la Flai rilevano che “in Sicilia i lavoratori forestali stagionali oltre a perdere il proprio lavoro precario sono destinati a pagare anche sotto il profilo previdenziale perché, considerato che una eventuale sospensione, seppure temporanea, non potrà essere recuperata entro l’anno solare, il rischio è che si perdano le prestazioni previdenziali del prossimo anno”. Pagliaro e Tripi parlano di “danni irreparabili. Non possiamo né giustificare nè tollerare – sottolineano- che l’inettitudine del Governo Crocetta si scarichi sui lavoratori forestali e non solo”. Per il sindacato “reperire i fondi è dunque indispensabile perché altrimenti il rischio è quello di affamare la categoria e soprattutto di impoverire ulteriormente la Sicilia. Trovare una soluzione- concludono Tripi e Pagliaro- significa inoltre allentare la tensione sociale, che in Sicilia rischia di esplodere perché il mondo del lavoro continua a non avere risposte concrete”.

 

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22 Ottobre 2015, 15:11

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