25 Luglio 2016, 13:18
1 min di lettura
CATANIA – Nella Regione Siciliana continua a mantenere piena validità ed efficacia la norma sulla proroga al 31 dicembre 2020 delle concessioni demaniali marittime per finalità turistiche ricreative perché “non osta con i principi affermati dalla Corte di Giustizia Europea con la sentenza n.458/14 del 14 luglio 2016”. Lo afferma la terza sezione del Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Catania che con un’ordinanza cautelare ‘sospende’ nell’isola l’applicazione della norme della Corte Ue con l’obbligo di procedere ad aste pubbliche.
Lo rende noto Confcommercio di Catania che ha assistito con un proprio legale, l’avvocato Giuseppe Sciuto, il titolare di uno stabilimento balneare che ha presentato ricorso. Nell’ordinanza il presidente Gabriella Guzzardi il giudice estensore Giuseppa Leggio ritengono inoltre che “sussiste, allo stato, il pregiudizio grave ed irreparabile, da rinvenirsi nella impossibilità per la società ricorrente di esercitare l’attività balneare nell’area oggetto di concessione”. Per questo la terza sezione del Tar di Catania “accoglie l’istanza di misure cautelari e sospende il provvedimento di decadenza”, fissando l’udienza del merito per il prossimo 4 ottobre.
“E’ una decisione straordinaria per la tempestività e per i contenuti di diritto – ha commentato l’avvocato Sciuto – nonché di grandissima rilevanza per l’intero settore degli operatori balneari siciliani in quanto si riconosce che le concessioni demaniali, già prorogate con scadenza al 31 dicembre 2020 dalla Regione Siciliana, continuano a mantenere piena validità ed efficacia sino a tale data di scadenza, con garanzia del rispetto del principio della certezza del diritto e degli investimenti economici già eseguiti dalle imprese del settore balneare”. (ANSA).
Pubblicato il
25 Luglio 2016, 13:18