06 Settembre 2024, 06:39
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CATANIA – Una “condizione singolare”, in cui esistono due autorizzazioni diverse per lo stesso lotto. La “scarsa propensione al confronto” dell’amministrazione comunale. Sono due delle considerazioni di Confcommercio Catania sul progetto di costruzione di un supermercato Lidl in via Palazzotto, che ha ricevuto un secondo via libera nell’ultima settimana dello scorso agosto.
Già in due lettere precedenti indirizzate alla direzione Attività produttiv e al Consiglio comunale l’associazione aveva argomentato il proprio parere contrario alla costruzione del supermercato. Nella terza, firmata dal presidente Pietro Agen e dal direttore generale Francesco Sorbello, Confcommercio muove delle obiezioni sugli atti con cui l’amministrazione è arrivata a concedere il secondo via libera.
Il Lidl di via Palazzotto infatti aveva ricevuto via libera nel novembre 2023, con un permesso di costruire emesso dalla direzione Attività produttive dopo che la stessa Lidl aveva chiesto massima chiarezza prima di iniziare i lavori per il nuovo punto vendita.
Il terreno in cui dovrebbe sorgere il supermercato è classificato come zona L nel pieno regolatore generale di Catania, ovvero da destinare a strutture e attrezzature di interesse generale di iniziativa pubblica e privata come mercati generali, mattatoi, centrali del latte o scuole.
Proprio sulla definizione di strutture di interesse generale si sono concentrate in passato le critiche di Confcommercio, che nella sua nuova lettera ribadisce che “le medie strutture di vendita alimentari (supermercati) non rappresentano strutture di interesse generale e pertanto non sono compatibili con la zona L (servizi generali)”.
L’associazione riporta diverse sentenze del Consiglio di stato a sostegno della propria tesi, tra cui una in cui i giudici scrivono che anche se una struttura soddisfa i bisogni di diverse persone questo “non è sufficiente a conferire alla struttura commerciale di media superficie la dignità di attrezzatura per attività collettiva”.
Confcommercio Catania nell’apertura della sua lettera sottolinea che i suoi pareri tecnici inviati alla direzione Attività Produttive e al Consiglio comunale sono rimasti senza risposta, e che questo mette in risalto “la scarsa propensione di codesta amministrazione ad attivare meccanismi di confronto”.
L’associazione sottolinea poi che il secondo permesso di costruire, del 30 agosto 2024, arriva 9 mesi e un giorno dopo quello del novembre 2023. A parere di Confcommercio, è stata “riaperta una procedura già conclusa”, senza che ci sia notizia dell’annullamento del precedente permesso di costruire, quello del 2023.
Dunque secondo la ricostruzione di Confcommercio sullo stesso lotto, quello di via Palazzotto, sarebbero in vigore due procedimenti diversi con lo stesso oggetto e la stessa finalità: “Una condizione singolare”, scrive l’associazione.
L’ipotesi di Confcommercio è che il procedimento che si è concluso il 29 novembre avesse un qualche tipo di problema: “È quantomeno plausibile – scrive l’associazione – ritenere che l’elaborazione del provvedimento del 2023 sia stata valutata non idonea-errata”.
Confcommercio ipotizza anche “che si sia rinvenuto tardivamente un difetto d’istruttoria, considerato che codesta direzione (quella delle Attività produttive ndr) ha acquisito, o dovuto acquisire, un nuovo nulla osta da parte della direzione Urbanistica”.
Proprio sul nuovo nulla osta rilasciato dalla direzione Urbanistica Confcommercio ha due diverse considerazioni da fare. La prima: il rilascio della nuova autorizzazione “lascerebbe intendere – scrive Confcommercio – anche ad una nuova istruttoria e valutazione dell’istanza che, invece, andrebbe probabilmente vagliata, per il sopraggiungere di nuove circostanze istruttorie, nell’ambito di una nuova conferenza dei servizi”.
La seconda, che riguarda di nuovo le modalità di comunicazione dell’amministrazione comunale con le associazioni, è che, come scrive Confcommercio, “nell’incontro del 6 agosto non sia stata data notizia, dai rappresentanti dell’amministrazione presenti, del nuovo nulla osta della direzione urbanistica, eppure si trattava di atti pubblici inerenti l’oggetto dell’incontro”.
Nell’ultima parte del documento Confcommercio riprende delle sentenze del Consiglio di giustizia amministrativa sulla questione della destinazione d’uso. Per l’associazione, il Cga avrebbe confermato il divieto di costruire nel terreno di via Palazzotto: “È stato esteso – scrive l’associazione – il vincolo da conformativo (Tar Catania) ad espropriativo e, pertanto, è stata sancita anche l’inedificabilità”.
La lettera di Confcommercio si conclude con l’invito alla direzione Attività produttive a valutare la possibilità di “sospendere o inibire” in autotutela gli effetti del provvedimento del 30 agosto 2024, ovvero il nuovo permesso di costruire nel terreno di via Palazzotto.
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06 Settembre 2024, 06:39