09 Novembre 2012, 21:07
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PALERMO – L’Immobiliare Strasburgo è in vendita? E’ la domanda che si stanno ponendo i 38 dipendenti della società in amministrazione giudiziaria confiscata al costruttore Vincenzo Piazza. I lavoratori, infatti, in un’assemblea svolta nei giorni scorsi alla presenza di dirigenti sindacali nazionali e territoriali della Fillea Cgil, hanno espresso “preoccupazione” per le notizie, valutate negativamente”, di una possibile vendita. Anche se l’amministratore Gaetano Cappellano Seminara, frena: “Non c’è nessun provvedimento in tal senso”.
“Il tema non può essere lavorare con i mafiosi o non lavorare affatto. Per questo abbiamo chiesto all’agenzia di elaborare un nuovo piano industriale per l’Immobiliare Strasburgo. E’ molto difficile rimettere sul mercato quest’azienda. Chi può acquistare beni per un miliardo di euro?” ha chiesto Mario Ridulfo, segretario generale di Palermo della Fillea Cgil. Il patrimonio dell’Immobiliare Strasburgo è infatti vastissimo: comprende 70 locali affittati per attività commerciali, altri 52 affittati a privati nella zona di via Strasburgo, 16 scuole, uffici usati dal Comune di Palermo tra i quali la sede dei vigili urbani di via Dogali e quella dell’assessorato alle Attività produttive, due interi edifici usati dalla Regione che ospitano l’assessorato alla Cooperazione e l’assessorato ai Beni culturali, locali per l’Asp, per l’Inps, e alcune aziende agricole, di cui due in Toscana.
E il problema, secondo Ridulfo, sta nella gestione dell’agenzia dei beni confiscati. “Attraverso un documento – ha detto il sindacalista – abbiamo chiesto all’agenzia per i beni confiscati alla mafia di attrezzarsi per una gestione più efficace anche a livello imprenditoriale, con il coinvolgimento, oltre al ministero dell’Interno, anche del ministero dello Sviluppo Economico e un’ufficio che si occupi delle relazioni con i sindacati”. La Fillea Cgil ha anche presentato una richiesta di incontro all’amministratore della Immobiliare – “che ancora non ha avuto riscontro” . con la proposta alternativa dell’elaborazione di un piano industriale da parte dello Stato per valorizzare la positiva esperienza fin qui svolta dall’azienda, con il coinvolgimento dei 38 lavoratori, 24 operai che curano la manutenzione del patrimonio immobiliare e 14 amministrativi.
Ma sul piano industriale sta lavorando intanto l’avvocato Gaetano Cappellano Seminara, amministratore della società: “Sto preparando l’aggiornamento del progetto industriale, che mi impone la legge. Il questore dovrà poi dare delle determinazioni che siano rivolte a un’attività piuttosto che un’altra. Mi è stata chiesta una valutazione dell’azienda, ma non ci sono delle determinazioni precise che vanno in direzione della vendita. Un processo che richiede passaggi molto lunghi date le tematiche e le problematiche da affrontare. E per il momento – ha concluso – non ho nessun provvedimento che la indichi”.
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09 Novembre 2012, 21:07