24 Marzo 2017, 14:12
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CATANIA – Importante passo in avanti sulla delicata inchiesta della Procura di Catania avviata a seguito del tragico crollo di via Crispi dello scorso 26 febbraio (LEGGI LA DIRETTA). Questa mattina il consulente nominato dalla pm Raffaella Vinciguerra, Alessandro Paternò Raddusa, ha svolto il primo sopralluogo sui luoghi del disastro. Per assicurare che gli accertamenti tecnici irripetibili avvenissero in sicurezza l’ingegnere è stato accompagnato dai Vigili del Fuoco e dai tecnici della Protezione Civile Comunale.
Una stretta di mano prima di accedere nel palazzo sventrato con l’assessore ai Lavori Pubblici, Luigi Bosco. Il sopralluogo si è svolto alla presenza dei residenti (e dei loro i legali) da ormai un mese senza casa. C’era anche Khallouk Amine, il papà della piccola Malika rimasta ferita e dimessa ieri dall’ospedale.
Al di là di come andrà l’inchiesta, che vede due persone iscritte nel registro degli indagati per omicidio e disastro colposo, cresce il dramma di decine di famiglie che non possono fare rientro nei loro appartamenti, in quanto i palazzi colpiti dall’onda d’urto dell’esplosione sono stati dichiarati inagibili. Intanto tra i residenti e i commercianti resta la paura che gli edifici danneggiati possano diventare mira di sciacalli. Come misura preventiva in uno dei palazzi di fronte sono state installate due telecamere di video sorveglianza.
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24 Marzo 2017, 14:12