L’inchiesta sui Grandi eventi | Gli sms segreti fra gli indagati

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04 Agosto 2012, 07:01

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Una fitta corrispondenza via sms dimostrerebbe che alcune gare sarebbero state pilotate. Un vorticoso giro di messaggi spediti o ricevuti dall’indagato principale dell’inchiesta sui Grandi eventi organizzati dalla Regione. Il project manager Fausto Giacchetto era in contatto con imprenditori e dirigenti regionali. E i suoi contatti sono finiti nell’informativa della Guardia di finanza.

Lo spaccato delle collusioni, così vengono definite dagli inquirenti, emergerebbe dalle vicende di due gare. Gli inquirenti scrivono che Giacchetto “si è particolarmente adoperato presso l’assessorato regionale al Turismo” per il “Taormina Fashion Award” e il “Palermo Fashion Night”, eventi legati al mondo della moda e organizzati nel 2011. Giacchetto scambiava sms con Antonino Belcuore, dirigente del Servizio turistico regionale 20 di Taormina, Antonino Imburgia, commercialista palermitano, Elio Carreca, dirigente del Servizio 6 manifestazioni ed eventi dell’assessorato al Turismo, e Bruno De Vita, consulente dello stesso assessorato. Solo i primi due sono indagati per concorso in corruzione e turbativa d’asta assieme ad Angelo Vitale, Sergio Colli e Stefania Scaduto. L’imprenditore Luciano Muratore è indagato per turbativa d’asta. Lo stesso reato contestato a Giacchetto.

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“S”, in edicola da oggi, pubblica in esclusiva tutti gli sms in cui si parla di decreti, lavori e soldi. LiveSicilia ve ne fornisce un’anticipazione: a novembre scorso, ad esempio, Belcuore scrive a Giacchetto: “Mi ha chiamato Carreca, dice che bisogna ridurre ancora”. Giacchetto: “Fino a quanto? … importo definitivo???”. E Belcuore risponde: “414000 mila inclusa va bene?”. Giacchetto non è contento: “Bagno di sangue!! Cmq purché ce ne usciamo”. Belcuore: “Stanno procedendo… decreto alla firma”. All’indomani il dirigente del servizio turistico di Taormina scrive “moda tao pronto” e Giacchetto risponde “grazie”. Giacchetto sarebbe stato in grado di controllare ogni cosa. A cominciare dal predisposizione del bando di gara fino all’aggiudicazione tanto che un suo collaboratore può affermare: “Tutto ok stiamo facendo il verbale…”.

Altro capitolo dell’inchiesta coordinata dai pubblici ministeri Maurizio Agnello e Gaetano Paci è quella sulle presunte sovrafatturazioni attraverso cui Giaccheto sarebbe riuscito a  “costituire ingenti provviste di denaro con cui portare a compimento il proprio intento di aggiudicarsi ulteriori gare”. La conferma arriverebbe da una conversazione fra due collaboratori del project manager. Discutono di una gara bandita dal Comune di Trabia: “U problema è chi iddru tutti i cosi cui custaru 15 mila e s’ammuccau 100 mila…”. Costi bassi e guadagni elevati. Così funzionava, secondo finanzieri e magistrati, il sistema Giacchetto per controllare i Grandi eventi.

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04 Agosto 2012, 07:01

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