L’inchiesta sul “sistema Montante” | L’ex leader di Sicindustria assente

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19 Ottobre 2018, 12:12

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CALTANISSETTA – Mentre in aula piovono le richieste di costituzione di parte civile il principale imputato non c’è. Antonello Montante ha preferito non partecipare all’udienza preliminare in corso a Caltanissetta davanti al giudice David Salvucci.

È rimasto in carcere dove è rinchiuso dal giorno in cui esplose lo scandalo che ha travolto l’ex presidente di Sicindustria e altre 18 persone che avrebbero fatto parte di una cerchia di uomini fidatissimi. Fra questi ci sono esponenti delle forze dell’ordine che avrebbero fatto parte della rete di spionaggio costituita da Montante per apprendere notizie sulle indagini che lo riguardavano. Era finito sotto inchiesta per concorso esterno in associazione mafiosa, un reato per il quale secondo gli stessi pm, però, non ci sono i presupposti per imbastire un processo.

Al contrario, per il procuratore Amedeo Bertone, l’aggiunto Gabriele Paci e i sostituti Stefano Luciani e Maurizio Bonaccorso, ci sono le prove dell’esistenza di un’associazione a delinquere finalizzata allo “spionaggio”di cui avrebbero fatto parte anche l’ex poliziotto e capo della sicurezza di Confindustria Diego Di Simone, colonnello della Dia Giuseppe D’Agata, il colonnello della finanza Gianfranco Ardizzone, il sindacalista Maurizio Bernava (che è imputato di violazione del segreto inerente un procedimento penale: non avrebbe osservato il provvedimento di segretazione del verbale di sommarie informazioni dallo stesso rese nel corso delle indagini preliminari), il dirigente regionale Alessandro Ferrara, il questore Andrea Grassi e il colonnello dei carabinieri Letterio Romeo, il capo reparto dei servizi segreti Andrea Cavacece.

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Contro Montante chiedono di costituirsi parte civile, tra gli altri, la Regione Siciliana, i Comuni di Caltanissetta e Palermo, la Camera di commercio nisssena, i giornalisti Attilio Bolzoni e Giampiero Casagni, l’ex assessore Nicolò Marino, il vicequestore Gioacchino Genchi, l’imprenditore Pietro Di Vincenzo.

Quattro imputati hanno già chiesto di saltare l’udienza preliminare per andare subito al rito immediato: l’ex presidente del Senato Renato Schifani, il tributarista Angelo Cuva, l’ex direttore dell’Aisi Arturo Esposito e l’imprenditore Massimo Romano.

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19 Ottobre 2018, 12:12

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