L’indagine sul carabiniere ucciso | Scatta un arresto

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02 Giugno 2016, 09:58

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PALERMO – Si chiama Francesco D’Arrigo, cinquantenne, con precedenti di Polizia, nato e residente a Partitico, l’uomo arrestato dai carabinieri perché proprietario delle due serre dove erano coltivate 6 mila piante di cannabis e che sono state teatro dell’uccisione del maresciallo Silvio Mirarchi. All’uomo la Procura di Marsala che ha chiesto al gip la misura cautelare in carcere, sono contestati reati in ordine alla coltivazione della marijuana. Intanto le indagini coordinate dal pm marsalese Angela Sessa e condotte dai carabinieri della Compagnia e del nucleo operativo provinciale, vanno cominciando a delineare i contorni dell’agguato.

Stamane al comando provinciale di Trapani si è tenuto un breefing investigativo. Vengono esclusi collegamenti tra i recenti episodi relativi al ritrovamento di un’altra piantagione, nella stessa zona delle campagne marsalesi, con 10 mila piante e alla uccisione di un rumeno.  Sebbene sotto choc e provato, l’appuntato che accompagnava D’Arrigo nella perlustrazione ha raccontato la dinamica del fatto, dicendo che erano appena scesi dall’auto per avvicinarsi a quella sera, dall’esterno avevano visto alcune luci accese, come di alcune torce, elettriche, sono stati immediatamente affrontati da una serie di colpi d’arma da fuoco e nel tentativo di ripararsi il maresciallo Mirarchi è stato colpito e ferito gravemente. Altro particolare che emerge dalle indagini in corso che non vengono sospettati legami con Cosa nostra, la banda di criminali potrebbe semmai avere collegamenti con le gang di Partinico storicamente specializzate nella lavorazione della marjuana.

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Il maresciallo Silvio Mirarchi, intanto, è stato ricordato durante la parata ai Fori Imperiali. Un applauso si è levato dalle tribune per il carabiniere ucciso ieri a Marsala. Durante la sfilata delle Forze Armate per la Festa della Repubblica Mirarchi è stato ricordato dallo speaker della parata e dalle tribune è partito subito un applauso.

Mirarchi lascia la moglie, Antonella, 50 anni, marsalese, maestra elementare, e due figli: Debora, 23 anni, neuropsicologa, che vive a Chieti, e Valerio, 18 anni, che a Marsala frequenta il quarto anno del Liceo classico “Giovanni XXIII”. Sul profilo Facebook di Valerio Mirarchi, un suo amico, Enrico Figlioli, ha pubblicato questo post: “Vigliacchi e bastardi! Colpire un uomo che fa il proprio dovere per proteggere le persone oneste che non fanno uso di queste schifezze di cui vi fate. Bastardi e basta. Alla famiglia del mio compagno di scuole medie e amico va tutto il rispetto che meritano! Condoglianze amico mio”. Anche il maresciallo ha un profilo Fb: la foto del profilo è una statua dello stemma dell’Arma in tufo. Sabato alle 11 i funerali nella chiesa madre di Marsala.

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02 Giugno 2016, 09:58

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