12 Agosto 2017, 18:30
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PALERMO – Una nota del segretario regionale del Pd apre nel sabato pomeriggio che precede il Ferragosto al lavoro coordinato con i centristi per la scrittura del programma elettorale in vista delle Regionali del 5 novembre. “C’è stato fin qui un percorso che in Sicilia ha visto confrontarsi Pd e civismo, e che ha offerto un contributo importante alla discussione in vista delle prossime elezioni regionali. Con i moderati abbiamo vinto insieme a Palermo, condiviso un pezzo di strada nel corso della legislatura regionale, siamo stati impegnati insieme nel governo Renzi e nel governo Gentiloni. Ora è arrivato il momento di scrivere insieme il programma e definire la proposta con la quale affrontare le prossime elezioni regionali”, ha scritto Fausto Raciti.
Ha risposto Marco Forzese, capogruppo dei Centristi per la Sicilia all’Assemblea regionale siciliana: “Ormai c’è una linea tracciata e condividiamo come Raciti del Pd l’esigenza di sottoscrivere il programma elettorale per le elezioni regionali del 5 novembre, prima possibile. Occorre anche il metodo per definire rapidamente il quadro delle liste e l’indicazione del candidato alla presidenza della Regione”. “Il nostro rapporto col Pd consente di tenere salda l’alleanza che governa il Paese – aggiunge – Chiaramente si deve arrivare ad una sintesi che individui chi sottoporre al giudizio dei siciliani per guidare il governo regionale. Noi siamo pronti a lavorare immediatamente e non siamo in vacanza proprio per fare la scelta migliore”.
I Comitati di ‘Possibile’, al termine dell’ultima riunione di coordinamento regionale sul tema delle elezioni regionali in Sicilia, hanno scelto invece di sostenere il percorso che si sta aggregando attorno alla figura di Ottavio Navarra. “Auspichiamo – si legge in una nota – che le altre forze politiche della sinistra comincino a condividere un percorso unitario e alternativo già a livello regionale. Ogni strabismo politico, rispetto al processo di unificazione della sinistra su scala nazionale, si rivelerebbe incomprensibile e, probabilmente, imperdonabile. Le ragioni che difendiamo non possono attendere oltre, soprattutto qui in Sicilia”. Per i comitati siciliani di “Possibile” “la vera discontinuità non debba stare solo nel nome del candidato alla Presidenza della Regione che proporrà il Pd, bensì nel rompere ogni legame di affiliazione con la medesima classe politica che ha prodotto i danni che si vogliono emendare”.
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12 Agosto 2017, 18:30