05 Marzo 2023, 13:19
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CATANIA – “Ormai siamo vicinissimi“. È domenica mattina e i sostenitori del Liotro Lego sono 9414. Ne mancano appena 586 e poi il progetto di trasformare la fontana dell’elefante di piazza Duomo, a Catania, sarà ufficialmente preso in carico dalla Lego, il colosso mondiale dei mattoncini. Uno status symbol, più che un giocattolo. Che potrebbe avere, nei prossimi mesi, uno sviluppo commerciale rossazzurro per merito di Giovanni Mirulla, 24 anni, laureando in Ingegneria informatica e software engineer, che ha inventato “U Liotru” Lego e lo ha proposto al portale Lego Ideas, il 27 febbraio 2023. Neanche una settimana fa.
“Sono un appassionato di Lego sin da piccolissimo – spiega Mirulla a LiveSicilia – Ricordo che mio nonno tirava fuori un baule pieno di mattoncini, dopo pranzo, e io ci giocavo per ore e ore e ore. Poi, crescendo, oltre ai Lego mi sono appassionato di robotica”. E con la First Lego League, la competizione di robotica istituita da Lego e dedicata alle scuole di tutto il mondo, le due passioni di Giovanni Mirulla hanno trovato il modo di stare insieme. “Sono diventato un tutor per le scuole, ho tentato di trasmettere quel poco che so e la mia passione ai ragazzi di elementari, medie e superiori“. E sono arrivate anche le soddisfazioni: “vittorie a livello nazionale e mondiale – dice Mirulla – Momenti molto emozionanti”.
Nel 2023, però, gli impegni di lavoro e le poche materie che lo separano dalla laurea lo hanno tenuto lontano dai suoi allievi e dall’impegno attivo nella First Lego League. “Così ho pensato di regalare ai miei ragazzi un simbolo col quale potere andare a competere, la cosa più identitaria che esiste a Catania”. Il Liotro è arrivato da sé. E, a poco a poco, il progetto è venuto su un mattoncino grigio dopo l’altro. Circa ottocento pezzi, per una riproduzione piuttosto fedele della fontana attorno a cui i catanesi hanno costruito il proprio senso di comunità.
“Prima di ottenere l’approvazione del progetto su Lego Ideas ho dovuto affinare la presentazione”: fotografie di qualità superiore, una descrizione che parlasse meno della Sicilia e più del prodotto. “Ho dovuto precisare che «’mbare» è una citazione, l’ho dovuto mettere tra virgolette perché passasse quella frase”. Cioè: “mbare, ni viremu sutta u Liotru!”, usato come appello finale per la votazione dell’idea.
“Per realizzare il prototipo ci ho messo una settimana, o giù di lì, sempre nei ritagli di tempo – continua Giovanni – Stamattina sono andato al corner Lego, a Catania, e i ragazzi che ci lavorano mi hanno detto che anche in termini di numero di pezzi è abbastanza giusto: in produzione, non dovrebbe essere nemmeno troppo costoso”. E, soprattutto, se Lego deciderà di inserire il Liotro nella sua collezione, i pezzi potranno essere studiati ad hoc: il colore della pietra lavica e dell’obelisco di marmo, le forme tondeggianti del basamento della fontana, i dettagli più caratteristici e precisi.
Raggiunte le diecimila sottoscrizioni (per votare, basta andare sul sito di Lego Ideas), però, non è automatico che il progetto diventi un prodotto. Passerà al vaglio di una commissione Lego, che ne valuterà il design, le opportunità di marketing e l’idea. Poi, nel caso in cui ogni aspetto dovesse convincere la società dei mattoncini, il Liotro Lego diventerà una realtà. “Io farò il possibile, per quanto mi possa sforzare, affinché il pezzo possa essere messo in produzione. I catanesi hanno dimostrato di crederci tantissimo: in una settimana abbiamo raggiunto numeri pazzeschi, ne hanno parlato da Fiorello a Mario Biondi, passando per Salvo La Rosa“. Un interesse, come spesso accade, sollecitato dal tam tam sui social network: “È cominciato tutto con la pagina La Liscìa Catanese, non smetterò mai di ringraziare Andrea per avermi aiutato”.
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05 Marzo 2023, 13:19