03 Gennaio 2015, 17:42
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PALERMO – Mettere in liquidazione Riscossione Sicilia e rinegoziare con Equitalia tassi d’interesse e piano di rateazione “per porre fine ad una autentica tortura fiscale a carico dei contribuenti siciliani”. E’ la proposta lanciata dai deputati Nello Musumeci, Gino Ioppolo e Santi Formica, del gruppo parlamentare “Lista Musumeci” all’Ars, contenuta in una mozione che sarà sottoposta al voto dell’Aula. L’iniziativa è stata adottata dopo le dimissioni del consiglio d’amministrazione della società e la scadenza del contratto del direttore generale. Secondo Nello Musumeci “occorre porre fine ad una lunga agonia della Riscossione Sicilia, che pesa ogni anno per decine di milioni di euro sulle casse della Regione, senza alcun sollievo per le tasche dei cittadini.” Numerose le criticità evidenziate dall’esponente dell’opposizione: “La società opera dal 2010 con una partecipazione della Regione del 99,9 per cento, determinando di fatto il paradosso di una controllata che assorbe la controllante; ha alle proprie dipendenze 700 unità lavorative, ma mancano 50 quadri direttivi per coprire i ruoli necessari; i costi di gestione comprendono ogni anno: a) sette milioni di euro per oneri finanziari a favore del Monte dei Paschi per crediti pari a 160 milioni di fido utilizzato interamente; b) 2.200 milioni di euro a favore del Consorzio operativo del Monte Paschi Siena per la gestione dell’archivio informatico della società; c) 3,500 milioni di euro a favore di Equitalia per i servizi resi in relazione alla formazione telematica dei ruoli e delle cartelle”. Sempre secondo Musumeci, Riscossione Sicilia “continua a non rispettare gli impegni contrattuali assunti con i dipendenti e gli uffici provinciali permangono ospitati in immobili condotti in locazione nei nove capoluoghi di provincia, con oneri rilevanti, come quello della sede di Catania (56 mila euro al mese), che potrebbe essere ospitata nei capienti edifici della Regione, accanto alla Camera di commercio”. I tre deputati, “tenuto conto che il mantenimento in vita della società si rivela assolutamente antieconomico, con la mozione intendono impegnare il governo Crocetta ad avviare le procedure per la messa in liquidazione di Riscossione Sicilia ed a cedere il ramo alla società Equitalia, a fronte di garanzie finalizzate a rendere meno gravoso per i contribuenti il servizio di riscossione”.
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03 Gennaio 2015, 17:42