Liste in zona Cesarini | Centrodestra in fibrillazione

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15 Aprile 2019, 19:31

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Dalle parti del centrodestra ci si sta prendendo tutto il tempo per chiudere le liste delle Europee. E le dinamiche che stanno portando alla loro definizione la dicono lunga sulle fibrillazioni che attraversano la coalizione e che in questi mesi si sono viste tra i banchi di Sala d’Ercole.

Lo psicodramma principale è in corso da giorni in Forza Italia. Qui continua il braccio di ferro sui posti in lista e una parola definitiva alla telenovela ancora non è stata detta. Al momento i quattro uomini in lista dovrebbero essere Silvio Berlusconi, Salvatore Cicu, Saverio Romano e Giuseppe Milazzo. Il condizionale è d’obbligo, perché com’è noto c’è chi (un pezzo del partito catanese e Antonio Tajani) solleva il problema dell’esclusione di Catania e di Giovanni La Via. Gianfranco Micciché, leader del partito siciliano, ha puntato tutto sul capogruppo all’Ars, che ha già affisso i manifesti. A sostegno della candidatura di Milazzo sono usciti documenti firmati da tutti i parlamentari regionali e nazionali siciliani. La chiamata alle armi da parte di Micciché è stata perentoria. Si è notata nell’elenco dei parlamentari firmatari dell’appello l’assenza di Giusy Bartolozzi, legata a Gaetano Armao, a riprova delle tensioni in qualche modo note tra Micciché e il vicepresidente della Regione: la partecipazione di Armao e Bartolozzi, binomio molto vicino ad Antonio Tajani, a un evento della Lega a Gela ha aperto un piccolo caso in queste ore, con strali dei forzisti nisseni e difesa dell’assessore da parte dell’Udc. La partita è aperta e a Roma si sta cercando di comporre ma è difficile che uno scontro talmente aspro non lasci ferite. Micciché oggi ha dovuto smentire notizie circa la chiusura della pratica, precisando che il dado sarà tratto domani a Roma. Tra le donne, oltre alla messinese Dafne Musolino e all’agrigentina Giorgia Iacolino, potrebbe irrompere anche Stefania Prestigiacomo, a cui è stato chiesto di candidarsi. Il gossip del weekend ha riguardato la candidatura di Patrizia Monterosso ma al momento sembra che si tratti solo, appunto, di un gossip.

Il colpo di scena annunciato si è registrato nel weekend per la lista di Fratelli d’Italia. Come anticipato, il matrimonio con gli autonomisti di Raffaele Lombardo non s’è fatto più. Non che ci fosse un patto ma un’interlocuzione avanzata sì. Alla fine dunque né Carmelo Pullara né Innocenzo Leontini finiranno nella lista della Meloni. Lo spazio lasciato vuoto andrà a una figura esterna al partito ma legata alla storia della destra siciliana, il nome sarà annunciato domani. Con Meloni in lista ci saranno Carolina Varchi, Francesco Scarpinato, l’ex coordinatore di Diventerà Bellissima Raffaele Stancanelli, il sindaco di Avola Luca Cannata (la sorella è deputata regionale forzista), una candidata sarda e Maria Fernanda Gervasi, già coordinatrice dei giovani di Forza Italia a Messina. Insomma, pezzi di Forza Italia e Diventerà Bellissima si accomodano da queste parti, a riprova dell’irrequietezza che attraversa il centrodestra.

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Ancora da definire a lista della Lega, che sarà pronta domani. Il gossip dell’ultima ora riguarda il possibile rientro in corsa di Angelo Attaguile, anche se al momento il nome catanese in lista resta quello di Fabio Cantarella, così come su Palermo dovrebbe restare in corsa Igor Gelarda. Tra le donne dovrebbero essere candidate Annalisa Tardino di Licata e Francesca Donato, la teorica dell’Italexit.

Quanto agli altri di centrodestra, l’Udc com’è noto sosterrà la lista di Forza Italia, mentre i lombardiani, sfumato il patto con Meloni, dovranno pronunciarsi. Probabile ma non certo che anche gli Autonomisti si spostino sulla lista forzista.

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15 Aprile 2019, 19:31

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