26 Settembre 2012, 20:58
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PALERMO – Il conto alla rovescia per la presentazione delle liste e dei listini del presidente è scattato. Ed è cominciata la lunga notte delle complicate trattative per chiudere soprattutto la delicata partita del listino. Già da domani sarà possibile depositare le liste presso i tribunali, il termine ultimo per farlo è alle 16 di venerdì.
Se per le liste restano ormai gli ultimi dettagli da limare, la partita più complicata si gioca sul listino, gli otto nomi collegati al presidente che vengono eletti come premio di maggioranza per la coalizione del governatore vincente.
Le caselle vanno riempite guardando agli equilibri interni della coalizione e rispettando l’alternanza uomo-donna. Dalle parti di Rosario Crocetta i giochi sono ancora aperti. Tre delle quattro donne del listino le dovrebbe piazzare il Pd. Si tratta di Marika Cirone Di Marco, siracusana vicina al segretario Giuseppe Lupo, Monica Alagna, membro della direzione regionale proveniente dal Trapanese e vicina all’area Mattarella, e un terzo nome, proveniente dal mondo cattolico, che sarà espresso dalla corrente Innovazioni. Due gli uomini che saranno inseriti dall’Udc: in ballo Lino Leanza e Calogero Firetto, ma anche Domenico Turano, Orazio Ragusa e Marco Forzese. Un posto è prenotato dai socialisti, che dovrebbero inserire Nino Oddo, componente della segretria nazionale. Un posto dovrebbe andare ad Antonio Malafarina, ex vicequestore di Gela, voluto da Crocetta. A completare l’elenco, dovrebbe esserci una donna espressione del movimento dell’ex sindaco di Ragusa Nello Di Pasquale. Questo lo stato dell’arte prima della riunione di coalizione che si svolge in serata e che potrebbe partorire sorprese, sia per quanto riguarda il nome che verrà proposto dalla corrente di Nino Papania e Totò Cardinale, sia per quanto riguarda Di Pasquale, che potrebbe entrare in prima persona se alla fine i socialisti accetteranno un candidato donna.
Per quanto riguarda il listino di Nello Musumeci, i nomi maschili in ballo sono quelli di Francesco Scoma, Salvo Pogliese, Nino Bosco, Santi Formica, tutti uscenti del Pdl, e Rudy Maira, uscente del Pid-Cantiere Popolare. Uno, però, sarà di troppo.Tra i nomi femminili sul tavolo quello dell’uscente Marianna Caronia e della senatrice Maria Pia Castiglione, già sindaco di San Vito Lo Capo, subentrata a Palazzo Madama per il Pid a Salvatore Cuffaro dopo l’arresto dell’ex governatore.
Giochi ancora aperti nella coalizione di Gianfranco Miccichè, che troverà una quadratura del cerchio domani, mentre dalle parti di Claudio Fava si è alle prese con la pesantissima tegola piovuta dal ministero dell’Interno che potrebbe portare all’estromissione del politico catanese dalla corsa.A questo punto, i partiti che lo sostengono, potrebbero essere costretti a trovare in fretta e furia un candidato alternativo.
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26 Settembre 2012, 20:58