25 Dicembre 2012, 19:00
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CATANIA – La legalità non è una parola, ma un impegno per tutti. Un monito? Un messaggio che LiveSiciliaCatania ha voluto condividere con i suoi lettori dedicando uno spazio al progetto lanciato dall’Associazione di Volontario Cives pro civitate di Catania che, attraverso uno spot, vuole scuotere le coscienze di giovani e adulti. Poco più di 40 secondi per raccontare le piaghe della violenza, della droga, dell’alcol, gli effetti devastanti di una vita senza punti di riferimento: tutto visto attraverso gli occhi castani di un bambina. Pupille innocenti che assistono alle nefandezze di un modo incastrato dall’omertà e dall’incapacità di ribellarsi.
“L’Associazione di Volontariato Cives pro civitate – racconta a LiveSiciliaCatania Giuseppe Lo Bello, presidente della no profit – a fronte dell’illegalità montante, a tutti i livelli, da quella spicciola a quella delle organizzazioni mafiose e delle loro collusioni, ha ideato, confidando nella grande forza degli strumenti di comunicazione, una campagna massmediale di educazione alla legalità, rivolta sia ai giovani che alla generalità della popolazione, campagna che mediante brevi slogans in cartellonistica, spots radiofonici e televisivi, banners, catturi l’attenzione del cittadino comune e lo educhi alla legalità quasi senza accorgersene, come input che gli “entrino dentro” modificandone le cattive abitudini.”
Un progetto senza ambizioni ma che ha raggiunto, invece, risultati importanti. Lo spot è stato iscritto, unico di produzione siciliana, unico dalla Sicilia, al concorso ONP AWARD 2012, indetto dalla Fondazione Pubblicità Progresso, riservato a spot di organizzazioni di volontariato e no profit, e su 42 spot partecipanti è stato 14° come numero di likes (Mi piace) degli utenti web sulla pagina Facebook di Pubblicità Progresso. “Noi pensiamo che lo spot possa contribuire – conclude Giuseppe Lo Bello – al risveglio della coscienze dei cittadini circa l’essenziale, inderogabile, esigenza di abbandonare tutti i comportamenti devianti ed illegali, alcune tipologie oggetto, con rapidi flash, della prima parte dello spot: guida spericolata, uso di droghe, alcoolismo, violenza sulle donne, imposizione del pizzo”.
Le principali emittenti siciliane si sono rifiutate di trasmettere questo video a titolo gratuito. È stato richiesto, all’associazione che ha autofinanziato il progetto, il pagamento di somme a titolo di pubblicità. Per questo, non è andato in onda in TV.
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25 Dicembre 2012, 19:00