29 Ottobre 2022, 06:01
2 min di lettura
CATANIA. Si può, dieci anni dopo, ricordare tutto indistintamente? La risposta è già nella domanda: con quella barca che salpò (da un appartamento adibito a redazione in via Etnea) come quella dei Malavoglia nel pieno della nostra notte.
Era ancora un momento in cui il web era percepito poco più che per un social ed un controllo rapido di posta elettronica. Ma l’ecosistema dell’informazione stava cambiando. Pure a Catania. Lo percepivamo.
Anche per questo c’eravamo dati un grande rigore, che coltiviamo ancor oggi: nel presentare la notizia e nel metodo di lavoro che perseguiamo da quella notte di dieci anni fa.
Fin dall’inizio abbiamo potuto lavorare in totale indipendenza, organizzativa ed editoriale: non si è trattato di una conquista bensì di una opportunità che ci è stata data. Una mentalità che è diventata caratteristica: totale libertà nella scelta degli argomenti, nel modo di affrontarli, degli ospiti da invitare.
Insomma, ci è stato detto: “Fate i giornalisti”.
In quella stanzetta (ce n’erano altre molto più grandi, chissà perchè finimmo proprio lì) di quell’appartamento in via Etnea, da quel giorno, da quella notte, sono sempre stati anni formativi e anche divertenti. E’ successo tante volte (quasi sempre, in verità) di non guardare più nemmeno che ora fosse. E fare tardissimo (il chè non è sempre un bene, ma tant’è). Eppure accade quando sei appassionato della tua professione e, soprattutto, quando condividi tutto con colleghi straordinari con i quali hai deciso quasi involontariamente di costruire una seconda famiglia.
Ecco perchè per noi diventa difficile raccontare cosa sia LiveSicilia. Ci siamo troppo dentro. Raccogliamo gli apprezzamenti e le critiche di chi ci legge, consapevoli di confrontarci ogni giorno con tanti colleghi di tante testate di grande spessore.
Ma, di certo, sappiamo che non è solo banalmente lavoro.
Ed il sacrificio e il coraggio che ha messo in campo chi ha fatto parte (oggi e ieri) della nostra redazione, beh, è proprio quello che ci ha rafforzato tra parole mai dette e sguardi d’intesa capaci di sovvertire ogni momento di solitudine (ahi quanti) e di intimidazione che questo mestiere ti pone regolarmente davanti.
Tenera continua a essere la notte (quella notte) di LiveSiciliaCatania. Il vento si placa e nell’aria ristagna ancora quell’attesa di qualcosa che sta per arrivare.
“Durerete poco”, si disse.
“Duereremo il tempo che sapremo meritarci”, mi redarguì un giorno Francesco Foresta.
Buon compleanno a tutti noi.
Ma ora, torniamo al lavoro. Per meritarci ancora quel tempo.
Pubblicato il
29 Ottobre 2022, 06:01